Cosa cambia in Formula 1. La guida alle (poche) nuove regole del 2013

domenica 10 marzo 2013 · Regolamenti
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L’appassionato doc si ripassa il regolamento prima che scatti il campionato. Quello che c’è da sapere per non trovarsi impreparati, è che per il 2013 la Federazione ha modificato delle norme sia sul piano tecnico che sul piano sportivo: poche, queste. Con annesse conseguenze.

Meno DRS per tutti. La riduzione della deportanza era ammessa dovunque nelle prove e nelle qualifiche, ma in gara era limitata alle zone di sorpasso stabilite dalla FIA. Dal 2013, per ragioni di sicurezza, la restrizione si estende a tutte le sessioni, ma in corsa diventano due le zone di attivazione. Dal punto di vista prettamente tecnico, è bandito ogni sistema che sfrutti il DRS per modificare la geometria di un condotto per ulteriore miglioramento della penetrazione aerodinamica in rettilineo. In pratica diventa fuorilegge la soluzione che Mercedes ha impiegato per tutto il 2012; la specificazione non intacca invece il sistema passivo pensato dalla Lotus.

La gobba sul naso. Si chiama “vanity panel”: è il pannello di raccordo tra il livello del cockpit e il musetto, un’opzione – mica un obbligo – che la FIA concede alle squadre per mascherare lo scalino prodotto indirettamente dalle modifiche dei regolamenti che nel 2012 hanno fatto prolifere i becchi da papera.

Off-limits. Il periodo di interdizione dal paddock nella notte tra giovedì e venerdì passa da 6 a 8 ore. Le deroghe concesse ad ogni squadra per lavorare in casi straordinari anche nelle ore notturne scendono invece da quattro a due. La Ferrari nel 2012 ad Abu Dhabi ne ha bruciate due nello stesso week-end.

Di striscio e di struscio. Di fronte al malumore costante per la flessibilità di ali e musetti sulla Red Bull, la FIA dà un giro di vite alla normativa per le verifiche statiche. O almeno ci prova: dimezza la flessione ammessibile, aumenta il numero dei punti di test sull’alettone. Non è detto che basti per arginare il fenomeno delle ali che strisciano sull’asfalto.

Peso forma. Il peso minimo della macchina sale di due chili, da 640 a 642, per via della nuova struttura delle gomme Pirelli. Di riflesso, si modifica anche la distribuzione dei pesi, che il regolamento continua a imporre dal 2011 per togliere un parametro dall’equazione.

Tutti ai box dopo la pole. La FIA non contempla “cause di forza maggiore” che fino al 2012 consentivano di schivare eventualmente la sanzione per non aver ricondotto la macchina ai box dopo le qualifiche. Chi si blocca in pista deve avere comunque nel serbatoio la benzina che avrebbe bruciato per rientrare in pit-lane più il litro obbligatorio di carburante per i controlli di routine.

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