Sepang, Moss sta con Massa: “Ordini di squadra, mai piegarsi”

mercoledì 2 aprile 2014 · Dal paddock
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Può andare dove gli pare, ma gli ordini di scuderia lo molestano dovunque. Massa nell’ultimo stint fa le spalle larghe e alza un muro davanti a Bottas che vuole acchiappare Button in P6. La Williams non ci sta, usa la stessa formula di ferrariana memoria: “Valtteri is faster than you”. Felipe se ne frega, ma la radio l’ha sentita: “Ho fatto la cosa giusta”.

La squadra non concorda, ha voluto parlarne a porte chiuse già domenica sera a Sepang: “I nostri piloti capiscono la posizione della squadra e – spiegava Rod Nelson su Autosport – sanno perché abbiamo formulato una richiesta del genere. Dal nostro punto di vista era una soluzione strategicamente valida per il team”.

Massa la cresta l’aveva alzata l’anno scorso a Suzuka: la Ferrari voleva che si mettesse da parte per dare strada ad Alonso, che seguisse la “strategia A”. Felipe senza il contratto per l’anno venturo non s’era piegato.

Prima, invece, ai sacrifici non s’era mai opposto: “Però – scrive Arianna Ravelli del Corriere – un conto è lasciar passare Alonso, un conto Bottas”. Ma alla Sauber, una volta Felipe s’era immolato perfino per Heidfeld.

Succede che quando si parla di giochi di squadra, sulla stampa viene fuori ogni volta un caso. In Ferrari, quanto in Williams. Motor Sport Magazine ha interpellato Stirling Moss. E lui per esempio sta dalla parte di Massa: “Se nel contratto non c’è scritto, allora tu lotti con il compagno di squadra come lotti con chiunque altro. Se poi te lo scrivono nel contratto, allora beh, io non lo firmerei. Magari ha senso più avanti nel campionato, mai all’inizio”. Moss comunque un’eccezione l’ha fatta: “Solo per una persona, perché si trattava di Fangio e perché lo rispettavo. Ma nella condizione di Massa io avrei fatto lo stesso”.

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