Istanbul, Ferrari segna con Massa. E Bridgestone impone tre stop a Hamilton

domenica 11 maggio 2008 · Gran Premi
tempo di lettura: 2 minuti

Se i Gran Premi si corressero sempre in Turchia, probabilmente Massa li vincerebbe tutti. Dei 7 successi personali, quello di Istanbul 2008 è il terzo (peraltro consecutivo) che Felipe mette a segno sul Bosforo. Forse c’è qualcosa in più a spingerlo: sarà il folklore, sarà il kebab, sarà la rapidità con cui ogni anno la Ferrari trova l’assetto giusto per il week-end.

La battaglia di Istanbul si fa a colpi di pneumatico. Massa e Raikkonen fanno due cambi gomme, Hamilton ne aggiunge un altro su consiglio, anzi su imposizione, dei tecnici della Bridgestone. Perché Lewis è l’unico che nelle prove torna ai box con anomalie di delaminazione interna sui pneumatici.

Hamilton conferma: “C’era il pericolo che il consumo portasse a qualche cedimento come è successo l’anno scorso, quindi la Bridgestone ci ha chiesto di fare tre soste. Questo non ci ha messo in condizione di vincere”.

Con meno benzina a bordo Hamilton passa Massa al giro 24, va in testa e si dà alla fuga. Alla Ferrari non si scompongono. Infatti il terzo pit-stop rispedisce Lewis in P2, ma lo lascia davanti a Raikkonen.

Luca Baldisserri si indispettisce quando scende dal muretto e parla di Hamilton: “Al ragazzino è andata bene. Se con Massa riuscivamo a tenerlo dietro per qualche giro in più non avrebbe passato nemmeno Raikkonen”.

Recupera in tempo l’aplomb, strizza gli occhi e rettifica: “Ci godiamo questa vittoria”. Se la gode anche Francesco Uguzzoni: ex saldatore, nella storia della Formula 1 è il primo meccanico che va sul podio a ritirare il trofeo.

Bridgestone, Ferrari, Hamilton, Istanbul, Massa,