Autogol di Rosberg e Vettel: vita facile per Hamilton a Singapore

domenica 27 settembre 2009 · Gran Premi
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In genere la notte porta consiglio. A Lewis Hamilton porta la seconda vittoria dell’anno, l’undicesima della carriera, la prima a Singapore. Un monologo dalla pole position al traguardo, un trionfo che rimette in corsa la McLaren per il terzo posto nel Mondiale ai danni della Ferrari.

Gli avversari dovevano essere Vettel e Rosberg. Che invece nel buio della notte commettono due errori da zero in pagella.

Rosberg viola la riga bianca nella corsia di accelerazione in uscita dai box dopo la prima sosta, paga con un drive-through che arriva nel momento peggiore, e cioè subito dopo la safety car.

A inguaiare Vettel è l’autovelox nella pit-lane. Lo scarto è di 1.4 chilometri orari sul limite dei 100 consentiti: “Dobbiamo controllare se c’è stato un problema elettronico con il limitatore – dice Sebastian – ma comunque è strano, perché il nostro sistema ha funzionato bene sia prima che dopo”.

Rammarico su rammarico, perché Sebastian sabato sera aveva la pole position nel mirino e stava per agguantarla all’ultimo minuto delle qualifiche, prima che Barrichello prendesse il muretto alla curva 5 e causasse l’interruzione della sessione. Congelando la classifica e la leadership di Hamilton.

Chris Horner conferma: “Per noi quella bandiera rossa è stata un peccato”. Per Hamilton invece è stato il principio della vittoria perché la McLaren si è ritrovata magicamente in prima fila nonostante avesse più benzina degli altri. E a quel punto Hamilton ha intuito che forse l’eroe della domenica poteva essere lui.

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