Niki Lauda boccia il recupero d’energia: “Costa milioni e porta guai”

mercoledì 30 dicembre 2009 · Tecnica
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È costato milioni, ha creato solo problemi. Ai test di febbraio ha anche fulminato un paio di meccanici della BMW e della Red Bull. Il kers nel 2010 verrà accantonato, non ha funzionato come doveva e per qualcuno non ha funzionato affatto. Ma insomma cos’è che è andato storto?

Ne parla Niki Lauda su formula1.com: “I grandi team speravano di guadagnare 3 decimi al giro. Fin dall’inizio mi è sembrato troppo poco, perché 3 decimi li recuperi in uno scenario ideale, con un bilanciamento perfetto“.

Invece le macchine col kers si sono trovate subito in condizioni precarie di set-up: “Quello che è emerso nei primi test – prosegue Lauda – è che i team che montavano il kers si trovavano ad affrontare problemi di distribuzione dei pesi che li mettevano in difficoltà sul piano aerodinamico“.

Ma c’era pure una questione d’immagine. Perché i grandi team – anzi, i grandi costruttori – non potevano restare indifferenti al richiamo del recupero dell’energia. La Brawn sì: squadra nuova, squadra piccola, “se n’è fregata – aggiunge Lauda – e si è concentrata sulle corse”. Vincendo.

Dal 2010 il kers farà parte del passato, una variabile in meno nell’equazione dei Gran Premi. C’è un accordo di massima fra i team e la Federazione per introdurlo di nuovo nel 2011: “Ma in questo momento – chiude Lauda – è un peccato per quanto è costato”.

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