Yeongam, il rompicapo delle gomme: “Troppa polvere, aderenza minima”

sabato 23 ottobre 2010 · Gran Premi
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Mai come stavolta c’era la corsa alle piazzole dispari della griglia, quelle che si trovano sulla traiettoria di passaggio e sono più pulite. L’ha rimarcato anche Domenicali: “Quando Vettel ha tolto la pole ad Alonso, tanto valeva che passasse anche Webber. La terza posizione può servire più della seconda”.

Sulla rotta per la Corea, il chiodo fisso delle squadre era l’asfalto. Heidfeld per esempio diceva: “Se l’ultimo strato viene depositato poco tempo prima della corsa è risaputo che risulta piuttosto oleoso”.

L’asfalto è un sistema non omogeneo di pietre impregnate di bitume, cioè idrocarburi naturali o residuati che per scomparire hanno bisogno materialmente di un arco di tempo che varia in funzione della composizione. In genere in città il manto stradale nuovo ci mette qualche giorno a stabilizzarsi. Ma bastano 24 ore se il fondo viene surriscaldato prima della posa.

Per un circuito il procedimento è diverso. Però spiega Tilke: “Per Yeongam abbiamo impiegato una composizione speciale per il catrame, che si asciuga rapidamente e subito è pronto”.

L’asfalto della Corea regge bene, anche nelle curve da trazione massima dove falliva invece quello del Canada nel 2008. Lo conferma Hamashima della Bridgestone ad autosport.com: “Ho controllato di persona alle prime due curve e la superficie è stabile”.

Il problema è un altro: “C’è troppa polvere. E quando finisce in traiettoria – va avanti Hamashima – l’aderenza si abbassa parecchio. È questo che provoca il graining che stiamo vedendo sulle gomme. Ci è capitato anche l’anno scorso ad Abu Dhabi (che pure era una pista nuova di pacca, ndr), però qua il fenomeno è più severo”.

Di graining soffrivano soprattutto i pneumatici scanalati prima del 2009: la gomma del battistrada si arrotola su se stessa e forma dei riccioli che restano attaccati alla struttura. Succede se la temperatura è troppo bassa e la mescola è troppo dura: “Ma a noi – dice Liuzzi – è successo anche con le morbide”.

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