Sanzioni in vista per Red Bull. E si aprono crepe nella FOTA

domenica 9 gennaio 2011 · Politica
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C’è seguito alle anticipazioni che aveva fornito Max Mosley in merito all’irregolarità delle spese sostenute dalla Red Bull per vincere il Mondiale 2010, perché dal contrasto sul tetto di budget – che le squadre avevano formalizzato attraverso il patto RRA e che invece il team di Mateschitz ha sfondato l’anno scorso – rischia di scaturire la frattura della FOTA.

Secondo la Gazzetta dello Sport, Red Bull nel 2010 ha fatturato 160 milioni di euro contro i 100 accordati dalla FOTA. Al di là dell’ipotesi di sanzione per inosservanza dell’articolo 151c sulla lealtà sportiva, c’è che lo statuto dei team prescrive che gli investimenti in eccesso vengano decurtati dall’ammontare previsto per la stagione successiva.

Significa che nel 2011 Red Bull deve sviluppare la macchina con 60 milioni di euro in meno, una cifra che andrebbe a sottrarsi al nuovo tetto di spesa che la FOTA, comunque, per l’anno nuovo non è arrivata ancora a stabilire per via delle pressioni che stanno esercitando gli uomini di Mateschitz spalleggiati – com’era prevedibile – da Toro Rosso.

Chris Horner raggiunto da Autosport assicura che “contrariamente alle speculazioni, Red Bull ha rispettato integralmente il codice RRA nel 2010”. Ma dentro la FOTA non è l’unico contrasto sulle spese perché incide anche l’atteggiamento dei top team nei confronti del kers che torna in pista nel 2011.

A giugno le squadre si erano accordate per sviluppare il recupero d’energia con 5 milioni di dollari: Mercedes invece stando alle stime di Omnicorse ne avrebbe investiti 18; Maranello che come Stoccarda equipaggia tre team si è fermata a 8, spendendo cioè la base di 5 e sommando un milione di costi di gestione per ogni squadra.

Hispania è la prima a lasciare il fronte dei team per divergenze coi big sull’interpretazione dei vincoli al budget. La FOTA risponde che in realtà HRT è sospesa per non aver corrisposto la quota d’iscrizione di 100 mila euro. Nel 2009 si dissociarono Williams e Force India quando la FOTA contrastava Max Mosley. Stavolta la Federazione c’entra poco.

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