Assemblata in piazza a Berlino la McLaren MP4/26 con le pance ad U

sabato 5 febbraio 2011 · Tecnica
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Assemblare una macchina di Formula 1 a Berlino in mezzo a Potsdamer Platz. È l’idea di Vodafone per la presentazione della McLaren MP4/26: lancio non convenzionale per un’auto non convenzionale intorno alla quale il team aveva fatto crescere un’attesa spasmodica.

Balzano all’occhio le fiancate che già l’anno scorso fecero scalpore per quanto fossero rastremate. Sulla nuova MP4/26 sono scavate verso il telaio, in modo che tra scocca e radiatore si formino due canali per il flusso d’aria che lambisce l’abitacolo, due insenature che nella vista frontale vanno a comporre – come fa notare Paddy Lowe che le ha progettate – una specie di geometria ad U.

Senza disturbi aerodinamici, l’aria arriva quindi al retrotreno dove i bracci della sospensione – a schema pull-rod come la Red Bull – si integrano coi profili inferiori dell’alettone. Un po’ quello che ha fatto la Williams, in modo ancora più estremo e con un cambio miniaturizzato.

Gli scarichi frontali non sono esattamente quelli proposti dalla Renault, ma i tubi di scappamento anche sulla McLaren non soffiano come quelli tradizionali e arrivano a metà pancia.

Non finisce qui perché sul cofano motore c’è un’ulteriore presa d’aria a mezzaluna, arretrata rispetto all’airscope e studiata per il raffreddamento del kers; estremamente sofisticata pure l’architettura dell’alettone anteriore, con le paratie sdoppiate che nel 2010 s’erano viste già a Singapore.

Insomma la MP4/26 è un laboratorio di idee. E Martin Whitmarsh avverte: “Non abbiamo nemmeno mostrato tutte le carte”.

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