Ferrari: le gomme, l’enigma in galleria del vento… e il governo Montezemolo

giovedì 14 aprile 2011 · Dal paddock
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La Ferrari dopo Sepang fa il gioco delle ipotesi: “Se Massa non avesse avuto un problema al primo pit-stop e se il DRS di Alonso avesse sempre funzionato, entrambi i piloti avrebbero potuto ambire ad un posto sul podio“. Prova a farsi coraggio così il Cavallino in vista di Shanghai. Però Montezemolo avverte: “Le rivoluzioni non si fanno in una settimana”.

Insomma il podio si può, ma per la vittoria c’è da faticare. Aldo Costa promette l’ala anteriore flessibile come ce l’ha la Red Bull. Stefano Domenicali e Pat Fry si sobbarcano una trasferta da incubo: Malesia-Maranello-Cina in 4 giorni per seguire da vicino lo sviluppo in fabbrica.

Perché tecnicamente la Ferrari di problemi ne ha più d’uno. Quello principale è l’aerodinamica. Domenicali rivela: “Dobbiamo capire perché i dati della galleria del vento non corrispondono a quelli che abbiamo visto in pista“. Capitò alla Honda nel 2007: ci misero tutto l’anno per venirne a capo.

“L’altro fattore importante – spiega Domenicali – è continuare a capire come si comportano le gomme per cercare di usarle nella maniera migliore”. A Sepang sia Alonso che Massa in qualifica nel secondo segmento già giravano sulle morbide per assicurarsi il passaggio in Q3 mentre Red Bull e McLaren se la prendevano comoda con le mescole dure.

Poi, è sempre questione di punti di vista: “Se prendiamo in considerazione le singole gare dell’Australia e della Malesia – osserva Alonso – si vede che nel 2011 ho fatto 8 punti in più rispetto all’anno scorso. Fa capire che le cose si possono leggere in vari modi, è un gioco”.

Come è un gioco quello che ha voluto fare Montezemolo con la stampa che ha cominciato un’altra volta a chiedergli di politica: “Sì – risponde – scendo in campo, con Alonso come premier. Scelgo lui perché ha il carattere più forte, è ottimista ma anche realista”. I ministri: “Voglio Vettel perché è veloce e intelligente, Rosberg perché è in grado di tenere a bada Schumacher, Perez per il talento e Hamilton perché è un grande campione”. E nella lista manca Felipe Massa…

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