Non passa la proposta di Jean Todt: test vietati anche nel 2012

mercoledì 6 luglio 2011 · Test
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Jean Todt in Turchia aveva anticipato la proposta: restituire un po’ di giornate di test privati sotto una nuova regolamentazione. “Prima si facevano prove senza limite, adesso però il divieto assoluto non rappresenta la giusta misura”.

Era d’accordo la Ferrari, che ha due piste private – Fiorano e il Mugello – e le vuole sfruttare. Anche perché dal giorno dell’abolizione dei test soffre il ritmo di sviluppo della concorrenza e fa pasticci con la galleria del vento. Non c’è stato invece il favore degli altri team. Bocciato quindi il disegno di Todt, esattamente come è stata bocciata la manovra della FIA per l’adozione dei motori 4 cilindri.

Sui test, proponeva Chris Horner: “Potremmo girare di più il venerdì, con più set di gomme, il che dovrebbe anche incoraggiare le squadre a mandare in pista i giovani. Il problema dei test è che se vengono introdotti di nuovo, allora arrivano un’altra volta i test team“, i distaccamenti destinati esclusivamente alle prove a porte chiuse. “A quel punto – aggiungeva Horner – i costi crescono”.

In pratica la Red Bull difende una posizione tecnica di superiorità, perché in fatto di simulazioni il team di Mateschitz dal 2009 in poi ha stracciato tutto il paddock. Ma Horner ha ragione da vendere pure per le squadre minori perché sulla stessa lunghezza d’onda viaggia anche Otmar Szafnauer della Force India: “Facciamo 19 corse all’anno, dovremmo chiedere ai meccanici di fare anche i test. Si finirebbe inevitabilmente a creare due squadre. Sarebbe un passo indietro”.

L’ultima parola l’ha avuta Martin Whitmarsh, che da presidente della FOTA osserva: “C’erano squadre che volevano più test, ma dobbiamo avere rispetto anche per quelle più piccole che non hanno grandi mezzi economici”.

Todt però aveva precisato che il consenso delle squadre serviva per anticipare il ritorno dei test al 2012. La Federazione invece è pronta a cambiare le regole “per il 2013 senza alcun accordo” se dalla FOTA non arriva in tempo utile la controproposta formale.

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