Dalla Formula 1 alle stradali: verso il rilancio del travaso tecnologico

giovedì 8 marzo 2012 · Tecnica
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È sempre colpa dell’aerodinamica. Stefano Domenicali su Auto Bild un anno fa diceva: “Controlla il 90 percento delle prestazioni di una macchina di Formula 1. Per una casa automobilistica come la Ferrari è inaccettabile, perché solo una piccola porzione delle nostre vetture stradali riguarda questo settore”.

La parte preoccupante viene dopo: “Se avessimo seguito in Formula 1 lo stesso approccio, adesso non ci qualificheremmo per le gare”.

L’abisso tra Formula 1 e produzione di serie è profondo. Ma neanche tanto. Perché il travaso tecnologico storicamente è fondamentale almeno per i crash test e le tecniche di produzione dei componenti. Per esempio Pirelli da quest’anno commercializza le PZero silver che sono destinate al settore premium delle auto sportive e per caratteristiche e cicli di lavorazione derivano dalle mescole dure sviluppate per la Formula 1.

E comunque la Ferrari il beneficio sulle stradali lo avverte. Luca Cordero di Montezemolo a novembre su Automotive News Europe spiegava: “In passato per le auto di produzione abbiamo utilizzato il cambio robotizzato delle Formula 1, il sottoscocca completamente sigillato e il differenziale a controllo elettronico. Presto arriverà il kers“. Che è una creatura recente sul palcoscenico della Formula 1. E Maranello dal 2009 ci investe un capitale.

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