Due volte a muro a Santa Devota: l’analisi degli incidenti di Massa

martedì 28 maggio 2013 · Gran Premi
tempo di lettura: 2 minuti

Dolori al collo e alla schiena, ma nessun trauma serio. Brutta botta, quella di Felipe Massa, contro le barriere di Santa Devota. E replicata fa anche più male: “Adesso devo solo lasciarmi alle spalle questo week-end e concentrarmi sulle prossime gare”. Gli è successo sabato mattina e gli è capitato un’altra volta domenica in gara. Con la stessa dinamica, ma per ragioni che secondo Pat Fry “sono profondamente diverse”.

La telecamera on-board in occasione del primo incidente mostra che il cambio al momento dell’impatto è bloccato in sesta marcia. Le immagini danno pure l’impressione ottica che l’angolo di sterzo sia anomalo.

L’ipotesi del cedimento meccanico però non sta in piedi: “Ho frenato sul dosso – ammette Felipe – e le ruote anteriori si sono sollevate e poi si sono bloccate”. Non solo: “Dai dati ho visto che ho frenato con una marcia più bassa rispetto a quella che usavo abitualmente”. Insomma lo sbaglio è solo suo.

Dopodiché i meccanici fanno una corsa contro il tempo per rimettergli in sesto il telaio e mandarlo in pista in qualifica: “Purtroppo – spiega Felipe – stavano ancora montando le sospensioni quando si è chiusa la prima frazione”. Troppi i componenti danneggiati, aggiunge Pat Fry.

Al netto dell’errore umano, resta il fatto che la rossa sabato mattina, quando ancora non era arrivata la pioggia, si è trovata spiazzata rispetto alle prove libere. Dice Nando: “Non riuscivamo a guidare”. E indirettamente spiega anche perché Massa non fosse così a posto come giovedì: “Alla fine – svela Alonso – prima della qualifica siamo tornati agli assetti delle prove”. Che per l’attacco alla pole comunque non hanno funzionato.

Fry tirava in ballo il calo vertiginoso delle temperature, Alonso da parte sua faceva notare che almeno sulle supersoft il problema del freddo non s’era sentito. Gli obiettivi nel frattempo si erano ridimensionati.

Poi domenica Massa con le regolazioni che giovedì gli avevano dato più confidenza è finito un’altra volta nella trappola di Santa Devota. In fotocopia: gomme bloccate alla staccata, impatto sul guard-rail di sinistra e poi scontro finale con le barriere di polietilene. Ma rispetto al caso delle prove libere, “c’è ragione di ritenere – rivelava Fry già dopo la corsa – che la causa sia un guasto”. Precisamente, il cedimento di un elemento della sospensione anteriore sinistra. Lo confermano le analisi che lo staff ha condotto lunedì pomeriggio quando i rottami della macchina di Massa sono arrivati a Maranello.

Alonso, Ferrari, Massa, Monte Carlo, P. Fry,