Degrado e vandali: mai più al porto di Valencia. E le reti volano in New Jersey

lunedì 21 ottobre 2013 · Dal paddock
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Doveva spettare a Valencia l’organizzazione del Gran Premio di Spagna del 2014 dopo che l’amministrazione quest’anno si è presa un anno sabbatico ai sensi del patto d’alternanza con Barcellona. Invece nell’ultima bozza del calendario Valencia non c’è: “Con il presidente della Catalogna – dicono dalla Comunità Valenzana – c’erano state delle trattative, poi loro hanno cambiato i criteri”.

La realtà è che l’accordo per la staffetta della tappa iridata in territorio spagnolo non è mai andato oltre le promesse verbali. Anche perché Valencia già nel 2010 aveva rivisto i conti e aveva cercato di sbolognare il Gran Premio d’Europa ad un altro comitato. Bernie Ecclestone invece ha preteso che il contratto venisse onorato almeno fino al 2012.

Adesso, secondo quanto riporta la stampa locale, la pista deve pagare ancora 54 milioni di euro alle casse della Formula 1: “Abbiamo spiegato ad Ecclestone – svelano gli organizzatori – quanto sia difficile per noi coprire questa cifra. Ma abbiamo lasciato la porta aperta per il futuro, se ci saranno condizioni economiche diverse e se ci sarà la collaborazione del settore privato”.

Velleità che di fatto vengono smentite dal degrado in cui l’amministrazione ha permesso che sprofondasse il circuito stradale che Tilke ha disegnato nel 2008.

A gennaio Marca già riferiva che le infrastrutture a sei mesi appena dall’ultima corsa – quella della rimonta di Alonso – erano state trascurate dalle autorità e saccheggiate dai vandali. Per dire: quadri elettrici danneggiati, sottopassaggi allagati, cordoli divelti dal vento e da chi voleva portarsene un tassello a casa. Oggi il sito 20minutes.es pubblica una nuova galleria fotografica per dimostrare che lo sfacelo persiste.

E siccome c’è sempre un debito da saldare, Ecclestone piuttosto che lasciare le reti di protezione e le barriere di Valencia in stato di abbandono, se le prenderà lui per donarle al New Jersey che ha voluto un posto in calendario e deve completare il tracciato di Port Imperial in tempo per giugno.

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