Né Hulkenberg né Valsecchi: Lotus piglia Kovalainen. E ci ha provato con Schumi

venerdì 15 novembre 2013 · Mercato
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Inattivo non è stato, perché dall’inizio del campionato per sei volte la Caterham l’ha utilizzato nelle prove libere del venerdì, neanche fosse un apprendista. Di ruggine quindi non ne ha tantissima: Heikki Kovalainen in Texas e in Brasile salta sulla Lotus di Kimi Raikkonen, ma non è lui la prima scelta di Enstone perché la squadra nell’arco di quattro giorni ha tentato almeno altre due strade.

La prima: Nico Hulkenberg. Che è stato al quartier generale del team, “per parlare a faccia a faccia” coi boss e poi martedì sera, malgrado avesse già fatto il sedile, con dignità ha detto no: “Bisogna guardare il quadro complessivo oltre queste due gare. Ecco perché abbiamo preso questa decisione”.

Hulkenberg in pratica e giustamente voleva l’accordo a lungo termine prima di lasciare la Sauber. Com’era capitato nel 2009 a Trulli e Kubica quando Maranello cercava l’alternativa a Massa e alla fine ripiegò su Fisichella che aveva meno pretese. Perciò la fumata nera è indicativa anche in prospettiva 2014.

Contemporaneamente, le contrattazioni il team le ha portate avanti pure con Michael Schumacher, che poteva dare quel tocco d’interesse ad una stagione che procede stancamente verso i titoli di coda. Sabine Kehm, la portavoce storica di Schumi, alla Bild conferma: “Non mi sorprende che gli sia stato chiesto. Guardate Rosberg in rapporto a Hamilton. È abbastanza per dirla lunga sul valore di Michael negli ultimi tre anni. Guidava sul livello di Nico, come Nico guida sul livello di Lewis”. Insomma una pippa non era.

La verità è che per Schumacher però servono sempre i soldi. E la Lotus non è esattamente nella posizione di potersi permettere certi stipendi. Per cui teoricamente la soluzione più semplice era quella che tutto il web dava già per scontata: la promozione del panchinaro. Ma per quanto l’avesse messo in preallarme a Singapore quando Kimi ha cominciato a patire seriamente i risentimenti alla schiena, il team a Davide Valsecchi non ci hai mai pensato seriamente.

Eric Boullier si spiega così: “Abbiamo fiducia nelle capacità di Davide. Ma siamo coinvolti nella lotta per il titolo costruttori, quindi ci fa più comodo l’esperienza di Heikki”. Di Valsecchi invece fanno comodo solamente i soldi: un milione di euro in sponsorizzazioni, secondo quello che riporta il sito di Autosprint, per fare la riserva e basta.

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