Intervista a Gary Paffett, 9 anni in McLaren “nel posto migliore al momento sbagliato”

sabato 10 gennaio 2015 · Esclusive
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F1WEB.it: Si può trovare un equilibrio?

GP: Quando sono andato alla McLaren nel 2006 facevamo anche fin troppi test. Ai top team servivano due collaudatori a tempo pieno per gestire tutto il lavoro. Oggi sarebbe troppo costoso. Alla fine i simulatori sono uno strumento fondamentale per provare parti sperimentali. Riducono tempi e costi di sviluppo.

F1WEB.it: Si diceva dovessi correre tu nel 2007. La McLaren ti stava davvero per promuovere?

GP: Ci sono andato vicino. Era la fine del 2006, io avevo fatto un buon anno di prove e c’era un volante per affiancare Alonso che era appena arrivato. Ma sfortunatamente per me, Lewis che stava con la McLaren da quando aveva otto anni aveva appena vinto la GP2. Andava bene in macchina, fu subito veloce e ottenne il posto che ci aspettavamo che prendesse. Io ero nel posto migliore al momento sbagliato.

F1WEB.it: Ma oggi con l’esperienza che ti ritrovi non ci sono chance di firmare altrove?

GP: Bisogna vedere. Le chance di correre in Formula 1 sono molto basse, ma io amo l’aspetto dello sviluppo e potrei finire in qualche altra squadra per aiutarli a sviluppare la macchina. Non mi sono ancora guardato intorno, ma non escludo che possa farlo in futuro.

F1WEB.it: E intanto che ti sembra di McLaren e Honda?

GP: L’ultima volta che sono state insieme sono andate bene. Adesso è difficile dirlo. Honda deve recuperare su Mercedes e non è semplice. McLaren deve migliorare il telaio che l’anno scorso non era ai livelli che uno s’aspetta da una squadra come quella.

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