Spielberg, il flop di Raikkonen in qualifica: ecco com’è andata (secondo lui)

sabato 20 giugno 2015 · Gran Premi
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L’aspettativa era quella di fare una qualifica in stile Williams, togliere la pole alla Mercedes come aveva fatto Massa un anno fa. Invece la sessione della Ferrari scivola nella prassi del terzo posto. Di Vettel. Perché Raikkonen è malinconicamente più indietro, P18 sulla carta, P14 per le retrocessioni degli altri, comunque deluso e soprattutto arrabbiato.

Via radio il muretto gli comunica l’eliminazione in Q1, lui reagisce con una frase che è sorpresa e disappunto insieme: “Come ca**o è possibile?”.

Lo dicono i numeri: con la pista che si asciuga gli altri migliorano, si mettono davanti e lo spingono indietro. Il giro di Kimi comunque non è irresistibile, anzi SkySport addirittura evidenzia come Iceman dopo la prima curva alzi addirittura il piede per crearsi spazio e fare un altro tentativo.

Spiega: “Avevo avuto certe informazioni dal team e ovviamente erano sbagliate“. Ovviamente: perché il tempo materiale per quell’ultimo tentativo non c’è.

Però: “Stavo facendo esattamente quello che mi avevano detto prima di uscire, ma nessuno mi ha mai avvisato che il piano non era più fattibile e ci siamo persi completamente un giro”.

Colpa del team insomma. E più tardi Kimi è ancora più esplicito: “Nessuno mi ha detto che il piano era cambiato. Mi hanno mandato in pista troppo tardi”.

Può darsi. Ma al di là del risultato resta il fatto che Raikkonen apertamente abbia calpestato il paradigma a cui la rossa tiene tanto, il modello della squadra che vince e perde insieme. Nella trattativa per il rinnovo può essere un atteggiamento più pesante delle prestazioni. E Arrivabene alla vigilia l’ha già detto: “Il sostituto eventualmente si trova in un minuto”.

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