Motore, sospensioni, assetti: tutte le novità della Ferrari per il Gran Premio del Canada

martedì 7 giugno 2016 · Dal paddock
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Promesse tante, risultati ancora pochi: “Ma il paragone con l’anno scorso – dice Vettel – non sta in piedi. Un anno fa c’era un gap importante dalla Mercedes, adesso quel gap siamo riusciti a ridurlo“. Il balzo più grande, comunque, l’ha fatto la Red Bull, soprattutto alla luce di quello che s’è visto a Barcellona e Montecarlo.

La Ferrari allora in Canada risponde al fuoco con il fuoco, upgrade contro upgrade, manda in pista il secondo sviluppo dell’anno dopo le novità che s’erano viste in Russia. Quelle che secondo Raikkonen non facevano “una grossa differenza”.

Il motore prima di tutto. A Monaco la Renault portava uno step consistente, la rossa per la pista del Quebec potenzia turbo e recupero dell’energia. Investe tre gettoni, gliene restano altrettanti sui 32 che c’erano per tutto il mondiale. Gli avversari ne hanno ancora parecchi, Renault 21, teoricamente la Red Bull ha altro margine. Per cui Maranello l’acqua alla gola comincia a sentirla, l’evoluzione per il Canada diventa cruciale.

Oggi comunque la SF16-H non paga soltanto il deficit motoristico. A Barcellona e Montecarlo è mancato il guizzo in qualifica, Arrivabene sostiene che “il problema è noto, dipende dal modo in cui la macchina tratta i pneumatici“. Probabilmente la concorrenza è più furba sul tema della pressione delle gomme che la Fia prova a monitorare: “Anche se non credo – diceva Jock Clear – che i nostri avversari stiano impiegando qualche trucchetto”. Ovvero: “La chiave forse sta nei giri di riscaldamento prima di quello lanciato“.

Di qui la modifica alla sospensione posteriore. E di riflesso la revisione degli assetti. Non è detto che funzioni, perché “ci sono molti aspetti delle gomme – sempre Clear, onesto – che ancora ci sono ignoti. Questo rende più complesso l’impiego dei pneumatici “.

Il digiuno della Ferrari nell’albo d’oro del Gran Premio del Canada non è deprimente come quello di Montecarlo, ma quasi. L’ultimo a vincere con la rossa a Montreal è stato Schumacher, anno 2004. Vettel non si dà per vinto: “Abbiamo dato il via a un progetto nuovo per puntare in alto. Siamo sulla strada giusta. Se ci qualifichiamo più avanti, la gara domenica è più facile”. L’ottimismo è il profumo della vita.

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