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Gran Premio degli Stati Uniti 2017 ad Austin: sintesi, risultati, statistiche e classifiche

lunedì 23 ottobre 2017 · Roundup
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Primo in tutte le sessioni di prove, primo in tutti i round di qualifica e primo sul traguardo. Non solo: Hamilton ad Austin ha già vinto cinque volte su sei, un’altra affermazione l’aveva conquistata a Indy nel 2007. Poco da aggiungere, oggi il presidente degli Stati Uniti è lui.

L’ordine d’arrivo. Vince Hamilton davanti a Vettel e Raikkonen, a punti Verstappen, Bottas, Ocon, Sainz, Perez, Massa e Kvyat. Fuori Hulkenberg, Wehrlein, Ricciardo e Alonso.

Dura lex, sed lex. I sorpassi migliori sono quelli al limite, ma dentro il limite. L’azione di Verstappen su Raikkonen non rientra negli schemi. A prescindere da come la vedono Horner, papino Jos e la frangia faziosa sui social media. Sanzione doveva essere e sanzione è stata.

Ambasciator non porta pena. Come in Messico l’anno scorso, arriva un attimo prima della premiazione la notifica della sanzione a Verstappen, mentre lui è già nella saletta dietro il podio, ignaro di un destino che il pubblico già conosce. È Matteo Bonciani, il delegato della Fia ai media, che s’incarica di avvisarlo. Finché non arriva lui, l’impressione è di vedere un thriller in cui sai che la vittima sta per morire e aspetti solo che arrivi l’assassino…

Il sorpasso del giorno. Poteva finire in macello, Vettel pure ad Austin si prende un rischio, s’infila in un corridoio tra Bottas e Vandoorne, ne viene fuori una manovra da batticuore. Ma pulita.

Lo show. All’americana, tutta la fase che precede il via è un concentrato di spettacolo in pista e in tv: Usain Bolt prova una Mercedes GT con Hamilton, Michael Buffer annuncia i piloti al microfono, i paracadutisti si lanciano con le bandiere. Per avere certi numeri da circo la Formula 1 dovrebbe correre sempre in America. Alonso comunque non gradisce: “Era la brutta copia di quanto succede a Indianapolis“.

Le statistiche. Con il debutto di Hartley, la Nuova Zelanda ritorna in Formula 1 a 33 anni dalla partecipazione di Thackwell a Montreal nel 1984. La Mercedes è davvero nell’olimpo, è il quarto team nella storia a vincere quattro titoli consecutivi dopo McLaren, Ferrari e Red Bull.

Le classifiche. Nel mondiale piloti: Hamilton 331, Vettel 265 (-66), Bottas 244 (-87). Nel mondiale costruttori: Mercedes 575, Ferrari 428 (-147), Red Bull 315 (-260). Si corre subito il 29 ottobre a Città del Messico.

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