Nel 2004 il primo Gran Premio del Bahrain: la doppietta della Ferrari… sull’asfalto di Fiorano

martedì 3 aprile 2018 · Amarcord
tempo di lettura: meno di 1 minuto

Si corre il 4 aprile del 2004 il primo Gran Premio in Medio Oriente. In Bahrain la pista a Sakhir è una cattedrale nel deserto roccioso di Manama, un capriccio dello sceicco Salman bin Hamad Al Khalifa, un investimento da centocinquanta milioni di dollari.

Il progetto è di Hermann Tilke, il paddock sembra un’oasi con le torri d’avvistamento. Non c’è molto seguito, Ecclestone ad ogni modo è gratificato:

Del resto, la Formula 1 è come il calcio, funziona dovunque. La Cart invece è come il football americano, funziona solo là.

Vince la Ferrari con doppietta, Schumacher davanti a Barrichello. La rossa quell’anno già è inattaccabile, ma in Bahrain malgrado la pista sia tutta da scoprire ha comunque un asso in più: l’asfalto è lo stesso di Fiorano, l’ha messo la Shell e non è un mistero. Dal comunicato ufficiale del venerdì, parole di Jean Todt:

We can say that the Ferrari showed good potential, thanks in part to the Bridgestone tyres which worked well on a track surface developed by Shell with similar characteristics to what we have at Fiorano.

Si tratta di un manto stradale in cui il petrolio è integrato a polimeri sintetici oltre che al pietrisco convenzionale. Una tecnologia di lavorazione su cui Shell all’epoca ha una posizione inattaccabile.

Barrichello, Bridgestone, Ecclestone, Ferrari, Fiorano, Sakhir, Schumacher, Shell, Todt,