Baku e il Gran Premio di Azerbaigian, 10 curiosità che non sapevi di non sapere

giovedì 26 aprile 2018 · Appunti di viaggio
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1. La città del vento. Non è chiara l’origine del nome, ma pare che Baku derivi da Badu-kube, letteralmente la città dove soffia il vento. Oppure da Baghkuh che significa monte di Dio.

2. E del fuoco. Lo skyline di Baku è dominato dalle Flame Towers, i tre grattacieli che s’ispirano alla consuetudine dell’adorazione del fuoco. Uno ospita uffici, un altro appartamenti e il terzo un albergo. La città voleva una costruzione che fosse icona della trasformazione e promuovesse al contempo l’identità storica.

3. Meno siamo, meglio stiamo. Rispetto a Londra, l’area metropolitana di Baku misura 500 chilometri quadrati in più… ma ospita un quarto della popolazione di Londra.

4. Le vie del cibo sono infinite. Il tortellino è una tradizione culinaria a Baku, si chiama duschbere, la forma è la stessa, ma il ripieno è diverso: carne d’agnello anziché maiale per questioni di religione, cipolla, sale e pepe. E si serve nel brodo della cottura.

5. Culturalmente. A due ore da Baku c’è Gobustan, un sito archeologico di esempi di arte rupestre. È stato scoperto accidentalmente negli anni Trenta durante le operazioni di raccolta di ghiaia.

6. Come scrivi. L’adozione dell’alfabeto latino in Azerbaigian in sostituzione di quello cirillico che era in vigore sotto il regime sovietico è solo del 2001.

7. Niente zucchero, niente matrimonio. Quando due famiglie trattano le nozze dei figli, in Azerbaigian la preparazione del vassoio del tè è indicativa: servire senza lo zucchero rivela la necessità di altri incontri prima del sì.

8. Effetto suolo. Per coprire d’asfalto l’acciottolato nei tratti che aggirano la città vecchia, l’organizzazione stende uno strato intermedio di protezione con una griglia che distribuisce uniformemente i carichi e preserva la pavimentazione. Che entro un mese dalla gara deve essere ripristinata.

9. Mister Billionaire. L’idea di una gara di Formula 1 in Azerbaigian è di Flavio Briatore che a Baku ha aperto un lounge bar col marchio del Billionaire. Poi Ecclestone l’ha mandata in porto nel 2016.

10. Record, anzi no. Bottas in qualifica nel 2016 è sfilato a 378 chilometri all’ora con drs aperto e una scia. Sarebbe la velocità più alta mai raggiunta in Formula 1, ma è una prestazione che la Fia non certifica, per cui il record ufficiale è di 372.5, sempre di Bottas, in Messico. A proposito: il diario dei Gran Premi di F1WEB.it è disponibile in riedizione a prezzo speciale in print-on-demand su ilmiolibro.it.

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