PHOTO CREDIT · Getty Images

Cos’è la tripla corona dell’automobilismo, perché è inaccessibile e chi l’ha vinta

venerdì 26 maggio 2023 · Fuori tema
tempo di lettura: 2 minuti

Non è un riconoscimento ufficiale, non esiste una coppa al merito, ma è opinione condivisa che nel mondo ci siano tre classiche motoristiche d’eccellenza, ognuna per una ragione specifica: Gran Premio di Monaco, 500 Miglia di Indianapolis e 24 Ore di Le Mans, che significano rispettivamente e prevalentemente precisione di guida, velocità pura e resistenza fisica.

Tre sfide diverse, rappresentano tre punte di una corona virtuale ambita quanto rarissima, soprattutto oggi che piloti e squadre si specializzano in una categoria e difficilmente ne varcano altre.

Tant’è che in oltre un secolo di storia – e cioè dal 1929 in cui s’è tenuto per la prima volta il Gran Premio di Monte Carlo che delle tre è la prova più recente – nell’almanacco delle corse c’è un solo nome fra le squadre e un solo nome fra gli uomini.

McLaren: vince per la prima volta a Indy nel 1974 con Johnny Rutherford, per la prima volta a Monte Carlo nel 1984 con Alain Prost e per la prima volta – che resta l’unica – all’esordio a Le Mans nel 1995, con l’equipe di Lehto, Dalmas e Sekiya.

È in omaggio alla conquista della tripla corona che quest’anno a Indianapolis sono diverse per colori e schemi grafici le McLaren di O’Ward, Rosenqvist e Rossi, ognuna celebra una vittoria specifica nella tripla corona. Per la stessa ragione, è un pezzo da collezione la livrea per Monte Carlo che ricompone le altre in unico schema.

Graham Hill invece: vince la prima di cinque edizioni a Monte Carlo nel 1963, Indianapolis nel 1966, Le Mans nel 1972 e così chiude il triangolo. Che un vertice, secondo lui, dovrebbe tenerlo sul titolo mondiale di Formula 1 più che su Monaco. Pure a vederla così, resterebbe lui l’unico nella storia ad avercela fatta.

Oggi tra i piloti in attività sono Alonso e Montoya quelli messi meglio verso la conquista della tripla corona nella sua definizione tradizionale: manca Indy ad Alonso – che ci ha provato tre volte e tre volte gli è andata buca – e manca Le Mans a Montoya. Che comunque nel 2021 alla Sarthe ha vinto in classe LMP2 Pro-Am e quindi è come se avesse due coppe e mezza su tre.

Alonso, Indianapolis, Le Mans, McLaren, Monte Carlo, Montoya, Prost,