Il presidente impertinente

martedì 5 marzo 2024 · Politica
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C’è qualcosa che evidentemente non funziona nel circo paiettato della Formula 1 se fa più notizia quanto succede fuori dalla pista e non dentro. Per dire, solo nell’ultimo mese: il trasferimento di Hamilton alla Ferrari, il processo a Horner, adesso le ingerenze sportive e politiche di un presidente poco super partes.

È finito alla Bbc il rapporto di una gola profonda su almeno due sconfinamenti di ben Sulayem, abusi che a questo punto si riconducono facilmente alle ragioni di quelle “preoccupazioni” nella nota attraverso cui la Fia informa dell’ingresso in campo dell’organo di vigilanza interno, per stabilire se ci siano gli estremi per il deferimento “di alcuni membri dell’ente di governo”.

Il primo episodio risale alla gara di Gedda del 2023: lì Alonso all’inizio prende una sanzione perché l’Aston Martin in occasione di uno stop-and-go interviene sull’auto prima del tempo, poi la squadra ribalta il provvedimento confermando il podio senza aiuti esterni, semplicemente tirando in ballo i precedenti per i quali si era stabilito il non luogo a procedere. Pare invece che ben Sulayem avesse fatto comunque pressione affinché la penalità venisse cancellata. Per motivi tutti da capire, forse per risparmiare ai commissari la parte dei cattivoni impenitenti.

Ad ogni modo, l’episodio più delicato è il secondo, un intervento per pregiudicare l’omologazione del circuito di Las Vegas, l’invito ai delegati della Fia a “individuare – riporta la Bbc – delle falle, anche in maniera artificiosa, a prescindere dalla loro reale esistenza”, in modo che la pista fosse bocciata. E la gara saltasse.

Qui si fa meno fatica a capirne le ragioni, nel quadro generale di un contrasto sempre più caldo con l’altra anima dello sport, amministrativa e organizzativa, che faceva di Las Vegas un evento poster nello scorso campionato.

La verità resta tutta da provare. Fatto sta che si leggono spinte interne inequivocabili a rovesciare la poltrona di un presidente che troppe volte ha esposto la Fia su questioni extra territoriali: a gennaio ’23 si concede un giudizio inopportuno sulla cubatura dell’offerta che l’Arabia Saudita avrebbe formulato per comprare la Formula 1; a ottobre prende apertamente posizione a favore di Andretti che è appena stato escluso dalla Fom; a dicembre fa aprire un’inchiesta che dovrebbe dimostrare il conflitto d’interesse della famiglia Wolff, tempo 48 ore e deve ritrattare di fronte al muro compatto che alzano le squadre.

A Sakhir, sabato, ben Sulayem sul caso di Horner diceva: “Non fa bene alla Formula 1”. E lui, alla Formula 1, quanto bene sta facendo?

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