Qualcosa di personale fra Ralf Schumacher e Jack Doohan

mercoledì 16 aprile 2025 · Mercato
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C’è qualcosa di personale fra Ralf Schumacher e Jack Doohan, altrimenti non si spiega come mai uno torni sempre a parlare dell’altro, in toni mai lusinghieri. E in fondo non è nemmeno difficile capire quale sia il problema, considerato che Ralf è sempre lo zio di Mick, il quale un anno fa è stato bocciato dall’Alpine che gli ha preferito… Doohan, appunto.

A luglio c’è un test a Le Castellet, dove Schumacher junior sull’Alpine “sta offrendo una grande prova e – secondo Wolff, che pure è vicino alla famiglia – la squadra è molto soddisfatta”. Così soddisfatta che alla fine preferisce un debuttante assoluto contro un nome che comunque un’esperienza ce l’ha, due stagioni con l’Haas e 43 Gran Premi.

Zio Ralf che a quel test è spettatore in quanto inviato della televisione tedesca, sostiene che le carte fossero truccate:

Mick ha guidato di pomeriggio, Doohan la mattina. Se guidi alle 9 vai due secondi e mezzo più veloce, perché il pomeriggio c’erano 38 gradi e c’era vento. Quando organizzi un test in questo modo, ti vengono dubbi sulla serietà. Un peccato, non è corretto.

Insomma un concorso truccato in cui il candidato è già scelto. Succede, ma allora non si spiega perché l’Alpine – che non deve dare conto a nessuno – abbia messo in piedi un test se aveva già stabilito che il volante doveva andare a Doohan.

La verità è che la lingua batte dove il dente duole: Ralf è l’ultimo dei sostenitori di Doohan, per cui se c’è occasione lo scredita. E se non c’è occasione la crea: “Se conosco Briatore, la carriera di Doohan finisce dopo l’Australia”. Non finisce, allora lui rilancia: “L’Alpine potrebbe valutare un cambio dopo il Bahrain”.

Doohan invece almeno a Gedda c’è ancora. Poi è pure vero che non è un asso e tira varie vaccate, non ha un futuro lungo in Alpine e nemmeno in Formula 1 tant’è che pure Briatore ha seri dubbi e Colapinto è già caldo. Ma certi accanimenti, anche basta.

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