Ferrari-Alonso, è fatta: dal 2010 c’è Fernando sulla rossa

mercoledì 30 settembre 2009 · Mercato
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Non aveva senso continuare a negare dopo che i segnali a Singapore erano stati troppi. E tanto valeva mettere mano a un comunicato per annunciare a tutto il mondo che dal 2010 Fernando Alonso e la Ferrari andranno insieme all’assalto del campionato del mondo di Formula 1.

L’annuncio è stringato, asciutto, sintetico, come nella migliore tradizione della Ferrari. Ma il contenuto è roba che esalta, perché suggella un’attrazione reciproca che scavalca ogni ostacolo, anche il contratto di Raikkonen, blindato fino a dicembre 2010 e chiuso invece con un anno di anticipo: “Mi dispiace – scrive Kimi – ma la decisione è stata comunque presa di comune accordo”.

Con lui il rapporto si è incrinato nel 2008 e non si è più ricomposto. Montezemolo un anno fa diceva che del campione del mondo è rimasto “un centravanti di classe che non segna”. Che però in Belgio ha mandato in rete il primo gol 2009 della Ferrari.

Forse perché senza Massa la squadra lo ha seguito meglio e di più. O semplicemente perché lui stesso si è sentito sotto esame. La riforma però era già predisposta: via Kimi e 25 milioni di euro all’anno per Alonso, base contrattuale di 3 stagioni, più 2 di opzione. E varie clausole di mezzo, per estendere la durata dell’accordo fino a tutto il 2015.

Toreador arriva a Suzuka da ferrarista in pectore: “Sono felice e orgoglioso. Non vedo l’ora di mettermi al lavoro. Avevamo un’intesa per il 2011, ma il quadro è mutato e quindi abbiamo anticipato”.

Fernando era sulla lista del Cavallino dal 2004. Jean Todt gli aveva offerto l’apprendistato al fianco di Schumacher e si era sentito rispondere picche. Si offese e fece un giuramento: “Un giorno me ne andrò e saranno altri a prendere le decisioni. Ma nel capitolo Todt non ci sarà Alonso“.

Nel 2008 il capitolo Todt si è chiuso. E la trattativa si è riaperta subito, con l’appoggio di Montezemolo che ora tesse solo lodi: “Considero Alonso un grande pilota, un pilota forte, un pilota di temperamento e personalità. Sa lavorare bene con la squadra anche per trasferire ai tecnici le migliori impressioni di guida”.

Emerson Fittipaldi aveva detto: “Per Fernando la Ferrari è l’ideale. Sarebbe un binomio micidiale”.

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