Budapest, multe a Mercedes e Renault per gli incidenti in pit-lane

lunedì 2 agosto 2010 · Gran Premi
tempo di lettura: 2 minuti

Non la passano liscia Mercedes e Renault al Gran Premio d’Ungheria e si beccano entrambe 50000 dollari di multa – al cambio 38720 euro – per “unsafe release”, cioè ripartenza pericolosa dal pit-stop, per due episodi distinti ma ravvicinati al quindicesimo passaggio, il giro della safety car e del fuggi fuggi al cambio gomme.

La prima disattenzione è della Mercedes. Racconta Rosberg: “Avevo bisogno di un pit-stop perfetto per stare davanti a Kubica”. Sotto pressione invece il team lo fa ripartire con la posteriore destra che traballa e va a sfilarsi mentre Nico è ancora in corsia box.

La ruota rimbalza davanti ai garage e va a colpire Nigel Hope, del pit-crew della Williams, che se la cava con una contusione al braccio. Rosberg scherza: “Lo conosco bene, io lo chiamo big Nige. Quando l’ho saputo mi sono preoccupato più per la gomma che per lui”.

Charlie Whiting adesso aspetta un referto da Ross Brawn: “Indagheremo – promette il team – e porteremo un resoconto alla FIA”. Che l’anno scorso fece giurare alle squadre di modificare la procedura del pit-stop dopo che Alonso, proprio a Budapest, venne rimandato in pista con un pneumatico penzoloni che poi perse sul tracciato.

È la gomma vagante di Rosberg a innescare anche il secondo episodio: “È passata davanti al box – spiega Kubica – e il team ha perso la tempistica. Mi hanno alzato la paletta e mi hanno fatto ripartire, ma non era quello il momento giusto perché c’era Sutil che rientrava e ci siamo scontrati”.

Venerdì era stata multata anche la Force India: 5000 euro per aver impiegato nelle libere i pneumatici destinati alla giornata di sabato.

Budapest, Kubica, Mercedes, Renault, Rosberg,