Briatore confessa, la FIA l’assolve: può tornare nel 2013

lunedì 12 aprile 2010 · Dal paddock
tempo di lettura: 2 minuti

Finisce a tarallucci e vino la battaglia tra Flavio Briatore e la Federazione Internazionale dell’Automobile: la FIA ritira l’appello contro la sentenza del Tribunale delle Grandi Istanze di Parigi – che a gennaio aveva dichiarato illegale il procedimento di sanzione a carico di Briatore – e da parte sua Mister Billionaire promette di rinunciare ad ogni ulteriore azione legale nei confronti della FIA.

Briatore resta interdetto fino al 31 dicembre 2012. Mosley invece era riuscito a condannarlo alla radiazione a vita.

Potrà tornare anche Pat Symonds, che avrebbe dovuto scontare la squalifica fino al 2014: “Entrambi – scrive la Federazione – hanno riconosciuto le proprie responsabilità nell’incidente volontario di Nelsinho Piquet al Gran Premio di Singapore 2008 e hanno espresso le proprie scuse alla FIA”.

Nella chiusura del contenzioso c’è tutta l’abilità diplomatica di Jean Todt che nella seduta di marzo del Consiglio Mondiale aveva ottenuto “piena autorità per trovare una soluzione, giuridica o extra giuridica, alla controversia con Briatore e Symonds”.

“Nell’interesse della FIA – prosegue il comunicato ufficiale – si ritiene di non portare avanti le dispute legali, che hanno ottenuto un’enorme copertura mediatica e che sono dannose per gli sport motoristici e per la Federazione“.

Nel frattempo, Todt ha già cominciato a ristrutturare il potere sportivo. Entro la fine dell’anno “la riforma sarà proposta all’Assemblea Generale”. Affinché non si torni a istruire un’inchiesta col metodo che usò Mosley per il crash-gate.

Briatore, crash-gate, Fia, Mosley, Symonds, Todt,