C’è l’accordo: mille cavalli dal 2017 coi motori di oggi. Ma i team bocciano Ecclestone

lunedì 20 aprile 2015 · Regolamenti
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C’era anche Bernie Ecclestone alla riunione dei costruttori a Sakhir, ha portato ufficialmente al cospetto dei big la proposta di tornare agli otto cilindri dal 2017. Le squadre invece hanno preteso che la riforma poggiasse le basi sulle unità di oggi, quelle che montano dal 2014, turbo a sei cilindri con sistemi di recupero dell’energia.

Tutti d’accordo comunque in linea di principio sulla necessità di mettere in pista più spettacolo e più potenza. Anche perché il confronto con la GP2 si fa imbarazzante: Stoffel Vandoorne in qualifica in Bahrain era a 7 secondi dalla pole di Lewis Hamilton, poteva entrare tranquillamente in griglia in Formula 1 davanti a Merhi.

Perciò l’idea adesso è quella di portare le macchine almeno a mille cavalli attraverso un piano che il Gruppo Strategia ancora non ha definito.

“Gli strumenti comunque – diceva toto Wolff – sarebbero anche semplici, per esempio si può aumentare il flusso di benzina di 10, 20 chili o quello che volete. Si arriverebbe anche a superare mille cavalli”.

Resta l’incognita sui costi: “Andrebbero ridisegnati dei componenti, bisognerebbe renderli più affidabili”.

In effetti Wolff protegge l’interesse della Mercedes che sull’ibrido è più avanti di tutti. Ma sulla modifica dei motori basta la maggioranza perché le novità non riguardano il campionato in corso.

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