Halo, meno motori e niente grid girls: tutte le novità del mondiale di Formula 1 nel 2018

martedì 20 marzo 2018 · Regolamenti
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Qualche aggiustamento qua e là, però dopo il terremoto tecnico del 2017 restano sostanzialmente stabili i regolamenti. La modifica più evidente sulle macchine del 2018 è soprattutto estetica, scompare la pinna di squalo e subentra l’halo. A contorno, una serie di novità sportive e organizzative.

Halo per tutti. Vanno in pensione le macchine con gli abitacoli scoperti, la Fia introduce l’aureola di titanio, halo nella lingua di Hamilton. Todt vince una battaglia snervante per un sistema di sicurezza passiva che non trova unanimità. Nemmeno tra i piloti.

Arte di pinna. Diventano illegali pinne e appendici varie sul cofano motore o davanti all’ala posteriore, è un divieto che arriva per ragioni di sicurezza, è capitato che qualcuno abbia perso pezzi in pista. Simulazioni e cronometri dicono che la prestazione ne risente poco. O niente.

Giochi di sospensioni. È proibito ogni sistema di regolazione dell’altezza da terra attraverso le sospensioni in funzione dell’angolo di sterzata. Una cosa complessa, ma Red Bull e Ferrari ci stavano già lavorando.

Tre per uno. Il numero di power unit a disposizione di ogni pilota scende da quattro a tre. Significa che mediamente ogni unità deve fare sette weekend. Ma Renault pianifica cambi strategici per guadagnare potenza.

La semplificazione amministrativa. E nel caso di sostituzioni di componenti tecnici, chi accumula più di 15 posizioni di retrocessione parte dal fondo. Non è esattamente una semplificazione, di fatto è un altro cavillo da spiegare quando viene stilata la griglia definitiva.

Olio piccante. Più volte rivista nel corso del 2017, la normativa sull’olio nel carburante viene ulteriormente irrigidita, insieme con la benzina si possono bruciare massimo 0.6 litri di olio ogni 100 chilometri. Qualcuno ne approfittava per drogare le prestazioni. Soprattutto in qualifica.

Mal di gomma. Passano da cinque a sette le mescole delle gomme, Pirelli introduce ipersoft e superhard agli estremi dello spettro dei compound. Comunque ne mette a disposizione tre per weekend. In termini di composizioni, la finestra è spostata verso il morbido: la superhard equivale più o meno alla vecchia hard. Ai test nessuno ci ha capito niente.

Ciao ombrelline. Spariscono dalla griglia di partenza le ragazze porta numero. Una mossa dovuta, allinea lo sport a uno scenario meno sessista e più equo.

Il nuovo palinsesto. La partenza delle gare europee passa dalle 14 alle 15:10, slitta di un’ora per trovare una collocazione pomeridiana che non si sovrapponga all’orario del pranzo, di altri dieci minuti per consentire il pregara alle televisioni che aprano il collegamento alle 15 in punto.

La nuova era. A suggello della rivoluzione organizzativa, debutta in via ufficiale il logo che Liberty Media ha svelato sul podio di Abu Dhabi e sostituisce il marchio storico di Ecclestone che per oltre vent’anni ha accompagnato la Formula 1 nel mondo.

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