Penalità e sanzioni, dal 2009 la Federazione cambia sistema

giovedì 13 novembre 2008 · Regolamenti
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Lo spunto l’ha dato Gerhard Berger al Fuji: “Ci sono troppe sanzioni e troppi colpevoli”. Verifichiamo? Fra qualifiche e gare, nel 2007 la FIA aveva riconosciuto 15 infrazioni. Nel 2008 le azioni disciplinari sono salite a 24. E nel conto spiccano provvedimenti discutibili a danno di Hamilton, come la retrocessione in Belgio e il drive-through per condotta antisportiva al via in Giappone.

Ma qui nasce un’altra questione. A scapito dei piloti della McLaren gli interventi sono 8. I media in Inghilterra si fanno sentire e citano situazioni precise. Per esempio: Raikkonen mette ko Sutil a Monte-Carlo e la passa liscia; invece Lewis tampona Kimi nella pit-lane di Montréal e paga con 10 posizioni di penalità a Magny-Cours.

Due pesi e due misure? Secondo Ron Dennis sì. La verità è che la Federazione punisce senza logica, senza uniformità di giudizio e senza motivazioni convincenti.

È per questo che Heidfeld nel meeting a Shanghai ha chiesto di cambiare il sistema, assumere per esempio un commissario unico permanente. Magari anche severo. Almeno coerente nell’applicazione dei regolamenti.

Non è la via che ha voluto scegliere la FIA, perché nel 2009 i giudici saranno ancora tre per gara e sempre scelti a rotazione, però qualcosa cambierà: nel collegio si entrerà solo dopo l’apprendistato al fianco di colleghi più esperti, si utilizzerà un nuovo sistema di moviola e, soprattutto, si dovranno giustificare pubblicamente tutte le decisioni. Novità che sono un’implicita ammissione di colpa da parte dell’organo di governo.

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