FIA vs FOTA: c’è l’accordo (con l’uscita di Mosley). La cronologia completa degli eventi

venerdì 26 giugno 2009 · Politica
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Forte del diritto di veto sui cambi di regolamento, la Scuderia presenta ricorso al Tribunale delle Grandi Istanze di Parigi. Il reclamo è respinto per ritardo di esercizio del veto: il Cavallino si indebolisce, Mosley si rafforza e anticipa da novembre a maggio il termine ultimo per le iscrizioni al Mondiale. La FIA sostiene abbia ricevuto almeno 15 proposte di nuovi team attratti dalla prospettiva del budget-cap.

Il 25 maggio la Williams rompe il fronte e, per doveri contrattuali con la FIA è la prima a presentare regolare domanda di ammissione: paga con l’esclusione immediata dalla FOTA. Ma presto si muovono anche le altre, Ferrari compresa, e inviano richiesta formale di partecipazione al campionato, in extremis sulla chiusura delle iscrizioni, in forma congiunta e con riserva, nella speranza di portare avanti la contrattazione, modificare il regolamento e firmare il nuovo Patto della Concordia. La Force India di Vijay Mallya è l’unica a rinunciare alle clausole poste dagli altri: è la seconda squadra sospesa dalla FOTA.

Al Gran Premio di Turchia si muove l’associazione dei piloti, che garantisce il massimo sostegno alla politica dei team. Prende forma l’ipotesi della scissione e del campionato alternativo. Allora il 9 giugno Mosley scrive pubblicamente alle squadre, riapre al dialogo, ma chiede in cambio l’iscrizione senza condizione. I team rispondono privatamente, con contenuti che secondo un portavoce della FIA “non sono del tutto negativi”.

A meno di 24 ore dalla pubblicazione della lista degli iscritti al Mondiale 2010, Mosley incontra ancora una volta la FOTA. Sfuma l’accordo definitivo, ma il 12 giugno la FIA colloca d’ufficio Ferrari, Red Bull e Toro Rosso nella entry-list ufficiale accanto a Williams e Force India, rigettando le loro clausole perché incompatibili con gli accordi stipulati nel 2005.

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