Suzuka, incidenti e penalità nelle qualifiche: Vettel è in pole, Glock picchia duro

sabato 3 ottobre 2009 · Gran Premi
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Ci vuole più di un’ora e mezza per assegnare la pole position, alla fine la spunta Sebastian Vettel che osserva: “Una giornata proprio strana”. La stranezza sta nel fatto che per tutta la sessione si corre a singhiozzo, con 5 incidenti, 3 bandiere rosse e un’infinità di bandiere gialle.

Alla curva Degner si fermano nelle barriere Alguersuari e Kovalainen. Nelle libere era toccato a Webber. Buemi nello stesso punto se la cava senza danni. Rosberg commenta: “Là il cordolo è troppo alto. Se ci sali troppo forte la macchina si scompone, se non lo tocchi va a finire che prendi lo sporco e ti giri comunque”.

L’incidente più grave è di Glock: all’ultima curva va per la tangente e picchia diritto contro le gomme. Si fa male alla gamba, rimedia 12 punti di sutura e dolori alla schiena: niente di grave, ma deve saltare il Gran Premio.

Non è finita, perché Buemi prende l’erba in uscita dalla Spoon e si appoggia al guard-rail. Ci sono le bandiere gialle, però in quattro se ne fregano e tengono giù il piede: Barrichello, Button, Sutil e Alonso. Retrocessi di 5 posizioni.

Stessa penalità per Buemi che con la vettura danneggiata prova a tornare comunque ai box per fare l’ultima sessione.

Nessuna polemica: “Per quanto riguarda i miei piloti – dice Ross Brawn – le sanzioni ci stanno tutte”. La questione è un’altra e la espone Barrichello: “Giriamo su un circuito fantastico, al pari di Silverstone e di Spa, ma per la sicurezza qui c’è ancora tanto da fare. Ci vogliono vie di fuga più ampie, altrimenti è abbastanza pericoloso”.

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