Campos presenta Bruno Senna: “Uno che vale”. Soprattutto per gli sponsor

giovedì 12 novembre 2009 · Mercato
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Ha un cognome che pesa e che gli ha spianato la strada verso la Formula 1: “Ma un giorno – dice lui – mi ricorderete per quello che sono, non per mio zio”. Un predestinato: Ross Brawn quest’anno era tentato di metterlo sulla Brawn accanto a Button. E allora chissà il paddock che storia avrebbe raccontato oggi.

Invece Bruno Senna debutta un anno dopo. Nel 2010 guiderà per Adrian Campos: “Voglio fare punti per la mia squadra, voglio essere il migliore dei nuovi team. Ma a lungo termine voglio il Titolo Mondiale. Esserci non è abbastanza“.

Campos l’ha presentato alla stampa spagnola al parco tecnologico di Fuente Alamo nella comunità autonoma di Murcia. E si è elettrizzato quando ha ricordato ai giornalisti il test di Senna con la Honda alla fine del 2008: “Con l’esperienza minima che aveva, Bruno ha girato sui tempi di Button. Il meglio dovete ancora vederlo”. Anche se il confronto diretto con Jenson non c’è mai stato, per cui fino ai primi test il rapporto è sulla fiducia.

E Senna – a differenza di Hamilton, Rosberg, Glock e Hulkenberg – arriva in Formula 1 senza il titolo di GP2. In compenso ha vinto a Monte-Carlo nel 2008.

Senna prima di firmare ha sondato per bene il paddock: “Ho parlato quasi con tutte le squadre, esclusa la Ferrari. Tutti mi chiedevano di contribuire al budget per almeno 5 milioni di euro“.

Alla fine ha scelto uno dei nuovi team: “Perché Campos crede in me”. Campos pensa soprattutto che col nipote di Ayrton saranno gli sponsor a muoversi e non lui a cercarli.

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