Cambio, diffusore e sospensioni: tutta nuova la Ferrari per il Belgio

mercoledì 25 agosto 2010 · Tecnica
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A livello di sviluppi, checché ne dicano le classifiche dei Gran Premi, fra Valencia e Budapest è la Ferrari che ha azzeccato tutti i risultati. Stefano Domenicali rimarca: “La rimonta è partita comunque da una buona base meccanica. Dopo aver sofferto a maggio e a giugno, lo sviluppo in galleria del vento ha portato più efficienza”.

È nella lunga pausa fra Budapest e Spa che la Scuderia mette a punto una delle maggiori rivoluzioni tecniche del 2010, la quarta dall’inizio dell’anno dopo quelle di Barcellona, Valencia e Hockenheim. Un pacchetto tutto nuovo centrato sul retrotreno. E pazienza se Massa in Ungheria diceva che “il problema sta più avanti che dietro”.

Oltre all’ennesima modifica del profilo estrattore, in Belgio arriva soprattutto la nuova scatola del cambio, che aiuta l’aerodinamica perché è più compatta e lascia più spazio al doppio fondo. Alonso l’ha provata al simulatore prima di Ferragosto: la base è la trasmissione che lui ha già montato a Budapest.

È un’invenzione che va a integrarsi non solo con gli scarichi bassi ripresi dalla Red Bull, ma anche con una delle soluzioni di base che la F10 non ha mai abbandonato, il motore inclinato che già di per sé amplia la zona del diffusore.

Ma cambiano anche gli attacchi delle sospensioni posteriori, per lavorare meglio sulle gomme: “Perché – dice Chris Dyer – a noi uno stint così lungo sulle morbide, come l’ha fatto Webber a Budapest, non sarebbe mai venuto”.

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