Spa, Alonso fuori gioco: “Ma se pioveva al momento giusto…”

lunedì 30 agosto 2010 · Gran Premi
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Dopo la qualifica la Ferrari in Belgio butta pure il Gran Premio. La ricetta di Alonso era la costanza: “Se saliamo sul podio nelle gare che restano da qui alla fine, allora il Mondiale è possibile, è come fare sette finali”. La prima finale è andata. E lui di punti ne ha fatti zero.

Decimo in griglia, in assetto da bagnato a fare la danza della pioggia, tamponato da Barrichello al primo giro all’ultima chicane: “Ci voleva una mossa strategica – racconta Fernando – e allora abbiamo montato le intermedie subito dopo l’incidente”.

Il problema è che a Spa le nuvole corrono più delle macchine: “Se pioveva in quel momento – calcola Alonso – andavo in testa e prendevo 20 secondi di vantaggio su tutti gli altri”.

Sul bagnato Fernando aveva scommesso tutto perché del set-up per l’asciutto non si fidava. Venerdì dopo due sessioni miste diceva: “Ho la sensazione che sulle slick la macchina sia un po’ nervosa, mentre sul bagnato mi è sembrata più facile da guidare”. Invece sul bagnato Alonso si gira e va a sbattere a 6 giri dalla bandiera a scacchi mentre cerca di riprendere Kobayashi in P8.

Nella parte mezza piena del bicchiere resta il quarto posto di Massa: “Ma noi – dice Domenicali – eravamo venuti qua per fare dei punti pesanti (e con la F10 in assetto evoluto, ndr)”. E fa malissimo pensare che dodici mesi fa, con una macchina modesta qual era la F60, la Scuderia proprio a Spa si prese l’unico successo dell’anno.

Prova d’appello al Gran Premio d’Italia. Ma sulla strada per Monza la Ferrari deve passare per Parigi, dove rischia di perdere i punti di Hockenheim per il sorpasso pilotato di Alonso su Massa. Mosley fuori campo minaccia: “Se dipendesse da me, toglierei i punti anche i piloti”.

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