Distribuzione dei pesi, l’ha scelta la FIA. Tombazis: “Vorrei più libertà”

lunedì 31 gennaio 2011 · Tecnica
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Una delle novità tecniche del 2011 è il vincolo sulla distribuzione dei pesi, “non meno di 291 chili all’anteriore e non meno di 342 al posteriore” che rapportati al peso minimo totale di 640 chili comportano percentuali di carico rispettivamente tra 45.5 e 46.7 davanti e tra 53.3 e 54.5 dietro. 

Fino all’anno scorso invece la ripartizione era un parametro libero. In estate, all’indomani della formalizzazione dell’accordo con Pirelli, Ross Brawn s’era espresso così: “Se la distribuzione dei pesi dovesse rimanere libera (nel 2011), allora qualcuno potrebbe azzeccarla in maniera casuale. Qualcun altro potrebbe sbagliarla completamente. È questo che vorremmo evitare”.

Se Brawn era così attento all’aspetto della standardizzazione della distribuzione, è perché nel 2010 la Mercedes su quel punto ha toppato, per effetto indiretto delle modifiche sulla dimensione dei pneumatici. C’entravano le gomme pure nel caso della Renault che nell’ultimo biennio iridato aveva una distribuzione dei pesi studiata in funzione delle Michelin e andò in crisi nel 2007 quando subentrò la fornitura unica di Bridgestone.

Con la ripartizione obbligatoria la Federazione in pratica adesso toglie di mezzo un parametro chiave e livella il campo. Ma Nicholas Tombazis venerdì alla presentazione della nuova Ferrari pur tenendosi sul vago ha portato l’attenzione su quella libertà progettuale che i team tendono progressivamente a negarsi quando elaborano le proposte in Commissione Formula 1 per passarle alla FIA. 

Dice Tombazis: “I regolamenti sono sempre più restrittivi. Ci sono buoni motivi perché lo siano, altrimenti le prestazioni e forse pure i costi sarebbero troppo alti. Però sarebbe molto bello avere più libertà tecnica per costruire dei sistemi ancora più sofisticati”.

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