Mappature da qualifica, da Monza la Fia mette il divieto (e uno sgambetto alla Mercedes)

domenica 23 agosto 2020 · Regolamenti
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I motori da qualifica sono morti nel 2003, sono sopravvissute per quanto riviste e ripensate le mappature da qualifica, ma da Monza spariscono anche quelle.

Una notifica alle squadre è arrivata martedì 11 agosto, in preavviso sulla direttiva tecnica che entra in vigore al Gran Premio d’Italia e impone che i motori girino nella stessa configurazione elettronica sia in qualifica che in gara. Per tutta la gara.

La Fia voleva il bando già da Spa, i team invece hanno chiesto tempo per adeguarsi, di qui la proroga di una corsa, in effetti di sette giorni.

Il sospetto, che giustifica il divieto, è che l’evoluzione sia troppo spinta e qualcosa sfugga ai controlli, in violazione dell’articolo 2.7 del regolamento tecnico che pretende la guida senza alcuna forma di assistenza. Ma la Federazione ne fa anche una questione economica, lo sviluppo delle mappature estreme porta costi mica da niente.

Fin qui le motivazioni ufficiali, ma lo sgambetto alla Mercedes – che spreme il motore meglio di chiunque e ha fatto sei pole in sei gare – l’hanno letto tutti. Non a caso, Hamilton in Spagna diceva:

It is not a surprise because they are always trying to slow us down. But I don’t think it will get the result they want.

Risale alla seconda gara di Silverstone un’accusa nemmeno troppo velata sulle prestazioni da qualifica di Hamilton e Bottas. La formulava Horner della Red Bull:

Mercedes, over a single lap, have pretty awesome pace. You could see between FP3 and Q1 and Q3 the amount they are able to step things up is is dramatic. So we’re looking just to understand where that performance is coming from.

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