La Piazza Rossa, Taormina e le Spice Girls: le presentazioni più audaci della storia

lunedì 26 gennaio 2015 · Amarcord
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La presentazione di Force India a Città del Massico l’hanno pagata gli sponsor di Perez. Per gli altri – da giovedì 29 in poi – sarà tutto sobrio e misurato perché oggi un vernissage è una pratica da sbrigare online con due video e due foto oppure direttamente nella pit-lane un attimo prima del debutto in pista. Ma c’è stato un tempo, nemmeno tanto lontano, in cui non s’è badato a spese. E qualcuno ha azzardato scenari audaci e madrine d’eccezione.

Lotus 81 (1979). David Thieme, il boss di Essex Overseas Petroleum, il nuovo sponsor del team, organizza la presentazione al Paradis Latin di Parigi. La macchina viene calata dall’alto, con Andretti a bordo in abito da sera. I giornalisti arrivano in limousine, bevono e ballano. A spese degli organizzatori, chiaramente.

McLaren MP4/12 (1997). Per la prima volta brilla con l’argento della Mercedes. Le madrine sono le Spice Girls, nella cornice inconsueta dell’Alexandra Palace di Londra. È un evento al limite del kitsch: Hakkinen si lascia sbottonare la tuta da Victoria Adams che vuole vedere quant’è macho; Coulthard gode come un riccio. Ovviamente c’è pure che Geri Halliwell, che quindici anni dopo scopre una passione focosa per la Red Bull. E per Chris Horner.

Benetton B201 (2001). Nasce a Piazza San Marco a Venezia, in mezzo a turisti e piccioni. L’idea è di Flavio Briatore che di sfondi inusuali ne pensa anche altri: Taormina nel 1996 con la direzione artistica di Red Ronnie, il Museo Nazionale Catalano dell’Arte a Montjuic sopra Barcellona nel 2000, il Teatro Massimo di Palermo nel 2004.

Jordan EJ12 (2002). Arriva letteralmente dal cielo, in un hangar all’aeroporto di Bruxelles in omaggio a DHL che la sponsorizza e che campeggia col logo sulle pance. L’accolgono Fisichella e Sato.

Sauber C23 (2004). La lanciano le Sugababes che cantano con la divisa del team nell’Hangar 7 della Red Bull a Salisburgo. Il gruppo di Mateschitz ancora non ha una squadra, ma sta per comprare la Jaguar e nel frattempo finanzia la Sauber.

Toyota TF105 (2005). È la prima nata dell’anno, la scoprono Jarno Trulli e Ralf Schumacher alla vecchia stazione di Barcellona. Il team invita duecento giornalisti: “L’obiettivo – dichiara – è avvicinarci alla vittoria”. Che invece il colosso di Tokyo non vedrà mai, né quell’anno né dopo.

Jordan EJ15 (2005). Si svela sulla Piazza Rossa a Mosca. Il Gran Premio di Russia è ancora un miraggio, ma il mercato dell’est è una frontiera allettante, una tappa obbligatoria per la Jordan dopo il passaggio agli azionisti di Midland.

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