Kubica, dall’incidente alla riabilitazione: cos’è successo in un mese

domenica 6 marzo 2011 · Dal paddock
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Sette sedute giornaliere che durano non più di 20 minuti ciascuna. Comincia così il periodo di riabilitazione per Robert Kubica a un mese esatto dall’incidente al Rally di Andora. Gli specialisti che lo tengono in cura spiegano: “Serve tempo prima di parlare di una guarigione vera e propria”. Ecco com’è trascorso, in sintesi, l’ultimo mese.

9 dicembre 2010. Alla festa dei Caschi d’Oro di Autosprint, Robert Kubica parla di rally: “In Formula 1 hai l’aria che ti passa sul casco e ti rendi conto di quanto vai forte. Nei rally no, l’abitacolo ti isola dall’esterno. E mi sa che non me ne accorgo finché non tiro una bella legnata”.

6 febbraio 2011. Eccola, “la legnata”, al Rally di Andora: Kubica sbanda con la Skoda Fabia S2000. Un guard-rail va a sfondare il finestrino e si conficca nella scocca. Robert viene ricoverato all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. Non è in pericolo di vita, ma bisogna salvargli l’uso di braccio e mano destra. Dura oltre 8 ore il primo intervento chirurgico.

7 febbraio. Mentre il paddock si spacca sulle passioni pericolose dei piloti, il professor Igor Rossello che ha operato Kubica commenta: “Robert ha fatto piccoli movimenti, è quello che ci aspettavamo e rappresenta un ottimo segnale per il futuro”.

10 febbraio. Kubica lascia il reparto di rianimazione e viene trasferito in ortopedia per gli interventi a femore, tibia, perone, spalla e gomito. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport dice: “Voglio tornare a correre più forte che mai, perché dopo questi incidenti non sei mai quello che eri prima. Migliori”.

14 febbraio. La fidanzata di Robert gela il paddock: “Le condizioni sono in qualche modo peggiorate sia da un punto di vista fisico che psicologico”. L’intervista poi viene smentita. I medici assicurano: “Le condizioni generali sono buone. Il quadro clinico è soddisfacente”. Quattro giorni dopo termina il periodo di terapia intensiva.

26 febbraio. A visitare Kubica arriva Jean Todt. Daniele Morelli, il manager di Robert, spiega che si tratta di “una visita più personale che della Federazione”. Ma si parla soprattutto di sicurezza su strada e delle cause dell’incidente.

1° marzo. Kubica comincia la riabilitazione. Morelli commenta: “Non ci sono complicazioni, soprattutto a livello d’infezioni”. Però avverte: “Non è possibile aprire una finestra temporale su cui poter puntare in maniera certa. Ci vorrà ancora un mesetto per quantificare quando tornare a guidare”.

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