Non solo Mercedes: incidenti tra compagni di squadra, i precedenti illustri

mercoledì 18 maggio 2016 · Amarcord
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Giuridicamente l’episodio è chiuso e superato. Insomma è già materia per libri di storia. Più semplicemente, è storia. Giustamente, perché la frittata di Hamilton e Rosberg a Barcellona allunga una lista di precedenti illustri, scontri fratricidi all’apice delle faide di squadra. E loro, i diavoli della Mercedes, nell’elenco c’erano già.

Suzuka 1989. Si decide il mondiale, Prost sbarra la strada a Senna alla variante prima del rettilineo principale a Suzuka. Le macchine si agganciano. Alain scende e si ritira: pensa di avere il titolo in tasca. Ayrton invece riparte, cambia il musetto e va a vincere. Viene squalificato perché i commissari manovrati da Balestre gli rimproverano il taglio di chicane nella ripartenza dopo la collisione. E il campionato va a Prost.

Austria 1999. Le McLaren sono in prima fila, alla seconda curva Coulthard cerca un attacco disperato, va al comando mandando Hakkinen in testacoda. Ma non vince, perché a metà gara nel gioco dei pit stop la prima posizione passa a Irvine. Due mesi dopo si corre a Spa, dove Coulthard un’altra volta condiziona la gara di Hakkinen alla partenza.

Indianapolis 2002. Dopo mesi e mesi di proclami di battaglia, lo scontro c’è davvero: in fondo al rettilineo di Indianapolis, alla staccata della prima curva al secondo giro di gara, le Williams di Schumacher e Montoya entrano in collisione e buttano all’aria una corsa che comunque non avrebbero vinto. Le telecamere pescano Patrick Head che scaraventa oggetti per aria nel box.

Istanbul 2010. Nella corsa emotivamente più densa dall’inizio del campionato, le Red Bull si buttano fuori e consegnano la doppietta alla McLaren. Horner prima se la prende con Webber: “Devo capirla, quella mossa”. Poi cambia versione, intravede un minimo di responsabilità anche da parte di Vettel: “Tra compagni bisogna sempre lasciarsi spazio. Loro non l’hanno fatto”. C’è una mezza bega anche tra le McLaren, ma a loro il muretto non concede libertà d’azione e frena gli animi.

Spa 2014. Rosberg forza il sorpasso su Hamilton a Les Combes a Spa nel 2014, gli fora la posteriore sinistra e gli distrugge la gara. Il team fissa le regole, promette “appropriate misure disciplinari”. Quali, non è dato sapere. Ma due settimane dopo c’è Monza, dove Rosberg clamorosamente raddrizza la chicane in fondo al rettifilo e si fa passare da Hamilton che poi vince. Forse a saldo del debito per il danno di Spa.

A. Senna, Balestre, Coulthard, Hakkinen, Hamilton, Montoya, Prost, Rosberg, Vettel, Webber,