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Due ruote fuori dalla piazzola in griglia: Vettel era da penalizzare per la partenza di Shanghai?

martedì 11 aprile 2017 · Regolamenti
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Nessuno si schiera perfettamente in linea con le tracce dello stallo di partenza, la griglia non è mai un allineamento militare. Però l’episodio di Vettel al via del Gran Premio di Cina – mezza macchina dentro e mezza macchina fuori – rappresenta un’estremizzazione pericolosa che crea un precedente.

Seb cercava più grip e schivava una macchia d’olio, ne ha discusso a lungo col suo ingegnere, poi alla fine del giro di formazione s’è fermato con le ruote di sinistra fuori dalla piazzola, verso Hamilton che partiva in pole.

Gliel’hanno perdonata, la Fia nel nuovo corso – più flessibilità e meno inquisizione – non cerca polemiche. E poi non è che la Ferrari ci abbia guadagnato chissà quanto. Ma s’è aperto un caso. Perché in effetti il regolamento non è molto preciso in merito, all’articolo 36.9 dice soltanto che dopo il giro di formazione bisogna posizionarsi “dentro” gli slot. E Vettel dentro ci stava. Per metà, ma ci stava.

Christian Horner giustamente invoca una precisazione dalla Federazione. Del resto, se c’è una piazzola va rispettata, altrimenti la Fia segnerebbe un solo riferimento, anteriore, come in atletica più o meno. Ma pure sul rispetto della linea di stop la casistica è variegata: la direzione corsa ha pizzicato Alonso a Silverstone nel 2014, aveva chiuso un occhio con Massa a Spa nel 2010

Hamilton l’anno scorso puntava il dito contro Ricciardo per la partenza di Suzuka. Né più né meno quello che ha fatto Vettel adesso in Cina. E diceva:

The rule has always been you’ve got to pull up into the grid spot, you can’t be half car out, half car in. You can rotate a little bit within the grid slot but you can’t have two wheels out and two wheels in, half a car width to the other side.

Anche là, nessun provvedimento. Whiting spiegò che la Fia aveva scelto la strada del buonsenso. Tra l’altro, pure Hamilton a Shanghai nel 2015 s’era preso un po’ di libertà nella posizione al via. Il rischio è che se la Fia non scrive una clausola la frequenza di certe furbate può portare solo veleno.

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