Crash-gate, perché Massa “può creare un precedente”… e un assist alla Mercedes per Abu Dhabi 2021

venerdì 15 settembre 2023 · Dal paddock
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Per lavori in corso nella baia non c’è più la curva dello scandalo, ma torni a Singapore e fatalmente torni sul crash-gate, soprattutto oggi che gli avvocati di Felipe Massa stanno imbastendo una causa civile, che ha poche chance o nessuna di cambiare l’epilogo del campionato 2008, ma può fruttare un bel risarcimento.

Comunque sia, la Mercedes segue gli sviluppi di una vicenda “che può creare un precedente”, dice Toto Wolff.

L’azione legale di Massa si basa sul presupposto che la Fia fosse venuta presto a conoscenza dell’illecito orchestrato dagli uomini della Renault e quindi potesse intervenire prima che la classifica del campionato diventasse ufficiale. Di qui l’attenzione della Mercedes, che evidentemente pensa a quando il piattino l’hanno subito loro, e cioè al Gran Premio di Abu Dhabi del 2021.

La difesa di Massa si regge su una frase rilasciata da Bernie Ecclestone e resta tutta da provare. Su Abu Dhabi invece gli elementi sono perfino più solidi, perché c’è l’ammissione scritta, nero su bianco, della Fia che a tre mesi dai fatti chiudeva la disamina e riconosceva gli errori nella gestione della procedura di partenza, di fatto suggerendo come l’interpretazione libertina e opportunistica del regolamento sulla safety car da parte di Michael Masi avesse determinato la vittoria di Verstappen su Hamilton, nella gara e nel mondiale.

Di qui la prospettiva di riaprire effettivamente il dibattito su uno degli episodi più controversi della storia della Formula 1.

Sempre che la Mercedes voglia davvero andare fino in fondo: perché Massa non ha nulla da perdere e ha chiuso col paddock; la Mercedes invece è contrattualmente vincolata dal Patto della Concordia. E ha tutto l’interesse a mantenersi in buoni rapporti con chi amministra e governa il campionato.

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