Valencia, Barrichello perfetto: vince dopo cinque anni a secco

domenica 23 agosto 2009 · Gran Premi
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Se non avesse aspettato il 23 agosto per vincere il suo primo Gran Premio del 2009, adesso Rubens Barrichello sarebbe un pretendente più credibile al Titolo. La matematica lo tiene in gioco, altroché, però Rubinho ha bisogno di corse come quella di Valencia. E di botte di fortuna che tengano Button e le Red Bull a debita distanza.

Nel frattempo lui ci crede. Parte terzo, alle spalle delle McLaren, ha più benzina a bordo e al primo pit-stop già supera Kovalainen. Il suo obiettivo diventa Hamilton, perché la Brawn può avere la meglio alla seconda sosta, con lo stesso meccanismo, ritardando il rifornimento.

Alla McLaren anticipano il pit-stop di Lewis, “ingannati – fanno sapere dal team – da un’anomalia del sensore della benzina”. È un cambio di strategia forzato, così repentino che trova impreparati i meccanici, alla ricerca delle gomme anteriori. La sosta si allunga fino a 13 secondi.

In quel momento Barrichello in pista va come un missile. Fa i suoi giri migliori, tanto veloci e tanto precisi, che esce dai box con 6 secondi di margine su Lewis, più di quanto la McLaren gli abbia regalato con il pasticcio ai box.

A quasi cinque anni dal trionfo di Shanghai del 2004, Rubens centra la decima affermazione in Formula 1, la centesima vittoria per i colori brasiliani. Con dedica a Felipe Massa che resta sotto osservazione per l’incidente di Budapest.

È anche il ritorno al successo della Brawn dopo quattro gare di semi agonia: “Abbiamo apportato un correttivo – aveva detto Ross Brawn a Budapest – che non ha fatto altro che peggiorare i problemi di temperatura e graining che soffriamo con le mescole”.

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