Le qualifiche in Texas, la pole di Bottas, la Ferrari in allerta. E Renault ripesca Pat Fry

sabato 2 novembre 2019 · Snack news
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Vodka e barbecue. Matura una griglia di partenza strana in Texas: col nuovo record della pista, Bottas fa la pole che nessuno s’aspetta e che Mercedes mancava da tre mesi. A seguire, Vettel a 12 millesimi, quindi Verstappen e Leclerc. Chiude solo quinto Hamilton.

Per un soffio. Seconda manche di qualifica, minuti finali: Kvyat dà strada a Hamilton, vuole infilarsi pure Verstappen. Sfiorando una collisione clamorosa, a sette giorni da quell’altra smargiassata che in Messico gli è costata la pole.

L’allarme. Leclerc s’è fermato nelle prove per una perdita d’olio, la Ferrari ha dovuto sostituire il motore. Senza penalità, perché la nuova unità rientra nel limite dei cambi ammessi.

Il sospetto. Alla fine Red Bull s’è esposta, ha inviato alla Fia una richiesta formale di chiarimenti in merito alla modalità di monitoraggio del flusso di carburante, per venire a capo del sistema che secondo Milton Keynes nasconde una furbata della Ferrari. In risposta, adesso c’è una nuova direttiva a effetto immediato.

Il salto del peso. Perez venerdì non s’è fermato alla pesa, la sanzione è l’obbligo di partenza dalla pit lane, per cui Racing Point ne ha approfittato per cambiare gratis un po’ di componenti del motore.

Prove di futuro. C’è perplessità sulle gomme del 2020 da parte di chi le ha sperimentate venerdì. Vettel dice: “Una delusione, non ci sono passi avanti”. E Raikkonen: “Nessuna differenza”. Pirelli si difende tramite Mario Isola: “Le condizioni climatiche non erano rappresentative”.

Ritrovarsi. Non è chiaro che intenzioni abbia Renault per il medio termine dopo il cambio al vertice. Ma due indicazioni vengono dal mercato: è ufficiale il ritorno di Pat Fry che a Enstone c’era stato nel 1992 come ingegnere, prima di passare con McLaren, poi Ferrari fino al 2014, quindi Manor e nuovamente McLaren. Torna in squadra pure Dirk De Beer che ai tempi della Lotus se n’era andato alla Ferrari per seguire Allison e di lì alla Williams.

Amarcord. Il 2 novembre del 2014, Hamilton con il successo di Austin si attesta come il pilota britannico con più vittorie. Appunti di Corsa è il diario dei Gran Premi di F1WEB.it, dal 1950 all’era moderna, in print-on-demand oppure ebook su ilmiolibro.it.

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