Squadre, piloti, calendario e regolamenti: ecco cosa cambia in Formula 1 nel 2023

venerdì 3 marzo 2023 · Dal paddock
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Mercato/1. Alonso lascia l’Alpine per l’Aston Martin dove subentra a Vettel. Ma l’Alpine perde anche Piastri che va in McLaren al posto di Ricciardo, e così ripiega su Gasly. La Red Bull blocca de Vries e lo parcheggia in Alpha Tauri. L’Haas ripesca Hulkenberg e cassa Schumacher che trova una panchina comoda alla Mercedes. La Williams libera Latifi e ingaggia Sargeant.

Mercato/2. Ma le novità riguardano anche i ponti di comando. Alla Ferrari, via Binotto e dentro Vasseur, così all’Alfa Romeo arriva Andreas Seidl dalla McLaren, che quindi promuove Andrea Stella, l’ex ingegnere di pista di Alonso ai tempi della Ferrari.

Calendario. L’onda lunga della pandemia da nuovo coronavirus e la politica ultra restrittiva della Cina determinano la cancellazione del Gran Premio di Shanghai per il quarto anno di fila. Esce di nuovo il Gran Premio il Francia dopo appena quattro edizioni a Le Castellet. Ma si torna in Qatar a Losail dopo la pausa per i campionati di calcio. E a novembre debutta la notturna sulla strip di Las Vegas.

Regole tecniche. Pressocché stabili, dopo la grossa rivoluzione del 2022. Che comunque aveva riproposto il dramma del porpoising, per cui la Fia dopo l’attuazione delle prime misure d’emergenza interviene definitivamente sulle altezze da terra e sulla posizione del diffusore.

Retrocessioni sulla griglia. È capitato spesso, l’ordine di partenza è cervellotico quando si sovrappongono più sanzioni. Perciò adesso “chi riceve più di 15 posizioni di retrocessione, o chiunque subisca una penalità di partenza dal fondo, deve schierarsi dietro a tutti quelli che hanno ottenuto un tempo cronometrato”.

Qualifiche. Non cambia il formato, ma ci saranno due weekend – quali, va ancora stabilito – con l’obbligo di usare le dure in Q1, le medie in Q2 e le morbide in Q3. Per lo spettacolo. Ma anche per semplificare la vita a Pirelli.

Gare sprint. Non più tre, ma sei addirittura. Queste: Baku, Spielberg, Spa, Losail, Austin e Interlagos. Praticamente, quasi tutte nella seconda parte del campionato e tre negli ultimi sei appuntamenti.

Punteggi. I punti in palio cambiano in funzione della distanza di gara. Era l’intenzione già l’anno scorso, ma era scritta male la regola, che prevedeva punteggio ridotto solo se la corsa fosse bloccata senza ripartenza, motivo per cui a Suzuka è stato dato punteggio pieno sebbene non fosse stata coperta tutta la distanza.

Libertà di parola. Per esprimersi su questioni politiche, sociali e religiose in occasione di momenti ufficiali in pista, i piloti devono essere autorizzati dalla Fia, affinché venga preservata la neutralità istituzionale del campionato. Nessun bavaglio sui social e fuori dal circuito.

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