Sakhir, il guizzo di Leclerc per chiudere in testa. Ma il paddock teme un altro anno a senso unico

sabato 24 febbraio 2024 · Test
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C’è uno sconforto generale nel paddock, l’impressione diffusa che il mondiale sia già scritto prima di iniziare: “Diciannove piloti su venti – spiegava Alonso, sconsolato – sanno che non vinceranno il campionato. Intendo che le chance di vincere una gara sono bassissime, dopo aver visto questa Red Bull”.

Questa Red Bull, la bellissima e sofisticatissima RB20, alla fine della tre giorni di test di Sakhir non ha il record sul giro, ma sul passo di gara è quella meglio messa, a riprova che il rischio di una riprogettazione integrale delle aree cruciali dell’auto sta pagando. Le parole di Newey:

We knew that everyone else was going to copy our car from last year. If we had only focussed on further development, we would have been vulnerable.

Ci sono elementi per ritenere che Verstappen ai test non avesse il motore in piena potenza, Sky in Germania riferisce che la Red Bull a detta della Williams è davanti di almeno mezzo secondo netto, a detta della Mercedes è davanti di un secondo pieno.

Subito dietro, sempre a sentire il paddock, la prima del resto del mondo sembrerebbe la Ferrari, che venerdì si prende il record di giornata con Leclerc:

In terms of drivability, the car is a lot better compared to last year, last year after the test, it was very difficult to push in a direction because we didn‘t know what the car was doing. This year the car is not like this, which is a better starting point.

La testa della classifica aggregata comunque ce l’ha Sainz, per il record che fissa nella seconda giornata, quando patisce anche danni al fondo dell’auto per via di quella griglia di drenaggio che salta due volte dallo stesso cordolo. Evidentemente, una propensione sfortunata la sua, alla luce dell’episodio del tombino di Las Vegas. Per il quale Maranello ancora aspetta il rimborso.

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