Massa alza la cresta: quell’ordine di scuderia che ha ignorato a Suzuka

lunedì 14 ottobre 2013 · Gran Premi
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Alla Red Bull si chiama “multi 21”, alla Ferrari “multifunction strategy A”. Il codice è diverso, ma la sostanza è la stessa: si tratta dell’ordine di invertire le posizioni. E Massa a Suzuka l’ha bellamente ignorato. La verità è venuta alla luce domenica sera, quando Felipe nelle interviste ha ammesso che il messaggio di Rob Smedley al giro 8 era un ordine in tutto e per tutto: “E a me gli ordini non piacciono”.

In quel momento Alonso è in scia, la Ferrari via radio chiede a Massa la procedura che nel gergo del Cavallino è identificata come strategia A. Dove A forse sta per Alonso. Perché certi messaggi i team preferiscono ancora darli in codice malgrado la Fia nel 2010 abbia liberalizzato i giochi di squadra.

Massa è inamovibile: il fianco non lo cede, per cui Alonso al pit-stop perde un’altra volta la posizione a vantaggio di Hulkenberg. Il sorpasso a Felipe si concretizza al ventesimo giro: “Quella è stata una manovra vera”.

Del resto, Massa l’aveva promesso alla stampa del Brasile quando la Ferrari gli ha negato il rinnovo del contratto: “D’ora in poi Alonso corra da solo perché io non l’aiuto più”. Montezemolo aveva risposto: “Vedrete che l’aiuterà”. Però già in Australia, in tempi meno sospetti, Massa aveva maturato il dubbio di un tranello a suo danno quando Alonso l’aveva scavalcato anticipando il pit-stop.

Sull’insubordinazione di Suzuka comunque la Ferrari lascia correre. Dice Domenicali: “Abbiamo altro su cui concentrarci. Abbiamo una macchina da migliorare fino al termine del campionato. Felipe sta cercando di fare il massimo e quindi per certi versi capisco il suo atteggiamento. Avrà ancora il nostro supporto”.

Glissa pure Alonso: “Esattamente non so cos’è successo, ma per quanto mi riguarda non ho problemi”. Anche lui più che alle diatribe interne pensa alla forma tecnica: “Sarebbe bello tornare ai vecchi tempi, quando combattevamo per la prima e la seconda posizione”. E quando Massa certe indicazioni le rispettava senza alzare la cresta, perché una volta i sacrifici li faceva perfino per Heidfeld.

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