Gran Premio di San Paolo 2023 a Interlagos: cos’è successo e chi ha vinto, il weekend in sintesi

domenica 5 novembre 2023 · Race highlights
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Lo scenario. È l’ultimo weekend dell’anno con gara sprint, dopo Baku, Spielberg, Spa, Losail ed Austin. Viene formalmente proibita la condotta che ha fatto discutere a Singapore e Città del Messico, fare impedimento all’uscita della pit lane aspettando in sosta per crearsi spazio in qualifica. Interlagos rinnova fino al 2030, frena definitivamente le ambizioni di Rio de Janeiro.

Venerdì. In prova, comandano le Ferrari mentre Verstappen è solo sedicesimo. Forano Hamilton e Alonso, forse per sassi sul circuito, oppure chiodi in pit lane; la Fia allora su indicazione di Pirelli ordina di ripulire il circuito prima della qualifica. Dove arriva la pioggia, la terza manche viene troncata a 4 minuti dalla fine, con pole di Verstappen su Leclerc, davanti alle Aston Martin.

Sabato. In shootout, per un malinteso si scontrano Alonso e Ocon alla curva 3. La pole della sprint è di Norris, ma non dura nemmeno una curva perché Verstappen va subito al comando e amministra.

La gara. Leclerc sbatte nel giro di formazione, per sospetto guasto idraulico. Al via si scontrano Magnussen e Albon, viene data una bandiera rossa che consente a Ricciardo e Piastri di riparare i danni. Verstappen è fuori portata per tutti, si lotta solo per completare il podio.

L’ordine d’arrivo. Verstappen, Norris, Alonso, Perez, Stroll, Sainz, Gasly, Hamilton, Tsunoda e Ocon a punti. Ritirati Leclerc, Albon, Magnussen, Zhou, Bottas e Russell.

Chi ha vinto. Verstappen che guida col braccio fuori, quella vecchia volpe di Alonso che batte Perez al fotofinish, Stroll perché stavolta è anche lui della partita, Leclerc per l’autocontrollo nelle interviste dopo l’ennesima scivolata tecnica del team: “Forse ho bisogno di un viaggio a Lourdes”.

Chi ha perso. La Ferrari, che sabato si bulla di sacrificare la sprint puntando sulla gara… e invece arriva a 50 secondi dal leader; la Mercedes, in caduta libera: “Il giorno peggiore in tredici anni”, l’ammissione affranta di Wolff.

Le statistiche. La Red Bull è la squadra che ha condotto più giri in un anno solo, è già a 1060, meglio della Mercedes che nel 2016 fece 1055.

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