C’è (finalmente) un piano di Elkann (e Vasseur) per rilanciare la Ferrari… affossando la Mercedes

domenica 4 febbraio 2024 · Dal paddock
tempo di lettura: 2 minuti

C’è un piano concreto, forse, di un presidente a lungo invisibile: John Elkann con la conferma di Leclerc assicura continuità alla formazione, con la firma di Hamilton dà la sveglia alla squadra e al marchio, ottiene subito il rilancio del titolo in borsa, anche in concomitanza della pubblicazione di conti da record sul 2023.

È solo l’inizio, Hamilton, se insieme con lui partono verso la Ferrari anche le punte tecniche della Mercedes, prima di tutto Peter Bonnington che lo segue dal 2013 come ingegnere di pista. L’ammissione di Toto Wolff:

I think this is a discussion which everyone needs to have in the months to come. And as much as I’ve spoken with Bono already, that’s something which we will discuss in the future.

Ma si fanno anche altri nomi, Andrew Shovlin e Riccardo Musconi per esempio, oltre a Loic Serra che da sei mesi è dato in arrivo a Marenello e ha giocato un ruolo nel trasferimento di Hamilton.

“Faremo rumore”, aveva detto Vasseur a giugno parlando della campagna acquisti. E forse anche in questo ambito si esplica la nuova “mentalità aggressiva” della Scuderia: rafforzarsi indebolendo direttamente la concorrenza scippandole gli uomini chiave.

Del resto, è la politica vincente del 1996, all’epoca Schumacher si portò Ross Brawn e Rory Byrne dalla Benetton che ne venne affossata, mentre la Ferrari tornò a vincere. Giravano tanti soldi. Va capito Elkann fino a che punto è disposto a spendere, con il triste risvolto che questa Ferrari non ha saputo formare dei talenti in casa.

Elkann, Ferrari, Hamilton, Leclerc, Mercedes, Schumacher, T. Wolff, Vasseur,