La Formula 1 schiatta di salute (ma crolla sui social): ecco quanto valgono le squadre secondo Forbes

giovedì 5 ottobre 2023 · Fuori tema
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Al solito, Forbes fa i conti nelle tasche degli altri, anche in Formula 1. Sul numero di settembre è uscita l’analisi del paddock e il dato più importante è che il valore delle scuderie, globalmente, è quasi quadruplicato negli ultimi tre anni, in rapporto alla classifica che sempre Forbes aveva redatto del 2019 e costituisce il termine di confronto a parità di criteri di calcolo.

Resta la Ferrari quella che vale di più, circa 4 miliardi di dollari con un guadagno del 189% rispetto all’ultimo computo, contro 3.8 della Mercedes che però cresce del 274%. Terza la Red Bull a 2.6 miliardi. All’altro capo della classifica, la Williams a 725 milioni. Nel complesso, la griglia oggi vale qualcosa come 1.88 miliardi di dollari.

Questo conferma che il rilancio dello sport da parte di Liberty sta funzionando, ma secondo Forbes è anche l’effetto diretto dell’applicazione del tetto di spesa: nel 2018 le squadre perdevano 200 milioni in ebitda, a fine anno ne guadagneranno 600.

Dice Lawrence Stroll che la Formula 1 “non è mai stata così bene come adesso”. E in effetti Seaport Research Partners prevede che entro il 2029 il valore dei diritti televisivi raggiunga 1.4 miliardi di dollari, anche per merito del pubblico americano che è aumentato del 36% in un anno per una serie di ragioni concomitanti.

L’unico dato in controtendenza riguarda i social network, che secondo un report di Buzz Radar crollano sotto ogni aspetto: nuovi follower, menzioni, copertura. Ma qui, al di là della prevedibilità delle gare per il dominio della Red Bull, c’entra soprattutto il fatto che la Formula 1 tra il 2018 e il 2022 è letteralmente esplosa: 14 milioni di nuovi follower solo nel 2021, nell’anno del traino della prima stagione di Drive to Survive e della sfida stellare fra Hamilton e Verstappen, comunque dopo anni di immobilismo sotto la gestione di Bernie Ecclestone, per cui forse adesso la serie regina ha raggiunto il picco di pubblico e il margine di crescita si è fatalmente ridotto.

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