Mercedes tromba il “gregario sensazionale”: fuori Bottas, dentro Russell con Hamilton dal 2022

mercoledì 8 settembre 2021 · Mercato
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Questa storia inizia il 2 dicembre del 2016 quando Nico Rosberg da fresco iridato crolla sotto lo stress, prende tutto il paddock in contropiede e annuncia il ritiro. A quel punto la Mercedes, a mercato chiuso, deve cercare una pezza d’appoggio per un’auto che tutti vogliono guidare. Si candidano perfino Maldonado e Petrov, svela Wolff.

Alla fine la scelta cade su Valtteri Bottas che lascia la Williams – in un complesso gioco di scambi e riassetti di contratti – e risponde alla chiamata della vita. La prima firma copre una sola stagione, poi rinnovo dopo rinnovo il boscaiolo arriva a fare cinque anni con la stella d’argento.

Vince 9 gare, fa 17 pole e 54 podi, ma Hamilton resta una pietra di paragone impossibile. Per cui Bottas lavora soprattutto da scudiero, anzi “gregario sensazionale” per dirla con l’etichetta che infelicemente gli mette Wolff a Budapest nel 2018 dopo che il muretto l’ha sacrificato per guardare le spalle al caposquadra.

Questo mediano comunque non è perfetto, ogni tanto pure stecca. E qui nella storia s’inserisce la matricola che scalpita e si chiama George Russell. Spalla a spalla nello stesso box li mette il destino, anzi il coronavirus che blocca Hamilton a Sakhir nel 2020. Là Bottas esce annichilito dal confronto, nella velocità, nel ritmo e nel corpo a corpo.

Quel giorno il dado è tratto: il tempo di Bottas a Stoccarda è scaduto, il cartellino di Russell va speso. Non subito comunque, perché la ragione impone cautela. E allora gli istinti primordiali portano all’incidente di Imola. Oggi, la sintesi di Wolff è chiaramente diplomatica:

Valtteri has done a fantastic job over the past five seasons and he has made an essential contribution to our success and to our growth.

Il futuro per lui adesso passa per l’Alfa, un finlandese per un altro. Mentre Mercedes accoppia la vecchia tigre e il giovane galletto. Con la prospettiva di un confronto che può fare storia.

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